ANCONA (LaPresse) – Inaugurata questa mattina a Fabriano (Ancona) alla presenza del vicepremier Luigi Di Maio la scuola materna di via Don Petruio, la prima scuola finanziata e ricostruita dallo Stato nelle aree del Centro Italia colpite dal terremoto. Il costo complessivo dell’intervento è di 1.360.000 euro.
L’inaugurazione della scuola materna di Fabriano
Grande soddisfazione per Luca Ceriscioli, presidente della regione. “Questa è la prima scuola interamente opera pubblica che viene inaugurata. E faceva parte di quel pacchetto che nel febbraio 2017 è stato finanziato. E’ arrivata prima di tutte anche perché la scelta del Comune allora fu di farla internamente in termine di progettazione. 350 giorni per gli espletamenti burocratici, 140 giorni per costruirla da parte della ditta marchigiana che ha vinto la gara realizzando la nostra idea di ricostruzione. Fare le cose migliori di quelle che c’erano prima. E’ una scuola antisismica in classe quarta, il massimo, dal punto di vista energetico completamente autonoma. Spazi di grande qualità per i bambini di questa comunità”.
E’ la prima scuola ricostruita dallo Stato nelle aree colpite dal terremoto
Aggiunge Ceriscioli: “Sono partiti numerosi cantieri, tante opere pubbliche che hanno riguardato l’emergenza. Ma la parte di ricostruzione prettamente pubblica è quella che fa più fatica a partire, serve tanta carta per mettere il primo mattone. Ogni volta chiediamo la semplificazione, anche oggi è stata occasione per chiederlo. Perché ogni atto di semplificazione è un pezzo di quella carta che va indietro e avvicina al risultato finale. Gli attori oggi sono tanti, Comuni, Province, Stato attraverso i propri organi. Tutti purtroppo manifestano le stesse difficoltà. Noi ogni volta rinnoveremo proposte concrete che nascono dal basso, come abbiamo fatto oggi ringraziando il vicepremier Di Maio per essere con noi. Sperando che di volta in volta sempre con maggiore semplicità riusciremo ad arrivare prima”.
Bisogna continuare su questa strada
“La ricostruzione la fanno le persone”. Lo ha detto il commissario straordinario per la ricostruzione, Paola De Micheli. “Oggi voglio ringraziare la struttura del commissario, tutti i tecnici che lavorano su questo terremoto, che si impegnano ogni giorno per cambiare la vita delle comunità colpite. Abbiamo aperto 2300 cantieri in 10 mesi, ancora non bastano. Ma dobbiamo continuare a ricostruire con fiducia perché abbiamo deciso di farlo fino all’ultimo cocuzzolo di queste montagne. Ricostruire per tutti è il nostro imperativo e tutte le istituzioni sono chiamate a fare un grande investimento per rilanciare la parte sud delle Marche”.
La richiesta al governo
De Micheli ha voluto chiedere al governo di mantenere alta l’attenzione sulla ricostruzione perché è una sfida cruciale. “Oggi l’impianto normativo c’è, in particolare occorre potenziare il personale degli uffici tecnici. Per metterli nelle condizioni migliori di affrontare le domande di ricostruzione. Serve un’attenzione forte e speciale allo sviluppo economico del territorio, perché in gioco c’è il futuro di questa porzione di Italia”.
Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, ha espresso soddisfazione per il segnale di rinascita che rappresenta la scuola, simbolo della laboriosità dei marchigiani. La nuova scuola di via don Petruio, che nasce sulla stessa superficie della storica costruzione resa inagibile dal sisma del 2016, potrà ospitare 126 alunni di età compresa tra i 3 e 6 anni. E’ divisa in quattro sezioni su 972 metri quadrati di superficie coperta. Il nuovo edificio è stato progettato con struttura portante in legno. Con l’impiego del sistema costruttivo a telaio leggero su fondazioni in conglomerato cementizio armato.
La realizzazione della struttura
E’ stata realizzata su di un unico livello fuori terra in diretto contatto con le aree esterne, senza dislivelli per favorire lo svolgimento delle attività all’aperto. La progettazione degli impianti è stata ispirata ai principi del risparmio energetico e del ridotto impatto ambientale. Con l’utilizzo delle fonti rinnovabili per un sistema tecnologico generale di estrema affidabilità e funzionalità, igienicità e sicurezza.
Posto nella classe energetica A4, l’edificio è dotato di impianto di riscaldamento e di distribuzione dell’acqua calda sanitaria alimentati dall’impianto fotovoltaico e integrati dall’impianto solare termico. Entrambi sulla copertura dell’edificio. L’edificio è privo di barriere architettoniche e prevede accorgimenti e dispositivi che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo. In particolare per i non vedenti, gli ipovedenti e i sordi. Lungo i percorsi principali sono state istallate guide tattili progettate secondo il linguaggio Loges. Mappe tattili per l’illustrazione della distribuzione degli ambienti componenti l’edificio. E dispositivi di identificazione dei locali mediante etichettatura.