FIRENZE – Il rinvio di un anno dell’obbligo vaccinale per i bambini al centrosinistra non è piaciuto. L’emendamento votato ieri in Parlamento non ha convinto la Toscana. Enrico Rossi, presidente della Regione, è al lavoro per varare una legge che annulli gli effetti della proroga (all’obbligo vaccinale) decisa a Roma.
La contromossa toscana
L’esecutivo toscano ha intenzione di approvare il suo progetto entro settembre. Il piano consentirà alla Regione di escludere i bambini non vaccinati dai centri per l’infanzia, nido e scuole materne. I bambini per iscriversi dovranno rispettare lo schema ministeriale “dieci più quattro”. Sono obbligatori i vaccini contro morbillo, rosolia, parotite, varicella, polio, difterite, epatite B, tetano, pertosse e Haemphius B. Quelli contro meningococco B e C, rotavirus B e pneumococco, invece, sono ‘raccomandabili’. I quattro vaccini potrebbero essere ‘saltati’ pagando una sanzione amministrativa da versare all’Usl Toscana.
Stefania Saccardi, presidente della commissione Sanità del consiglio regionale, teme che la decisione presa dal Parlamento possa abbassare il livello di vaccinazioni in Italia. Un dato del genere comporterebbe gravi rischi per la collettività.
Già nel 2017 la giunta toscana era pronta a varare una propria legge sull’obbligo vaccinale. A stoppare l’iter fu l’intervento del decreto Lorenzin, deciso dal governo Gentiloni. Quel provvedimento fu innescato dal calo di copertura vaccinale registrato nel 2015.