SARAGOZZA – Non è stato terrorismo, ma in Spagna, a Saragozza, si sono vissuti attimi di terrore. Una vettura che procedeva a velocità sostenuta, tra i settanta e gli ottanta chilometri orari, ha letteralmente travolto un gruppo di pedoni che si trovava sul marciapiede. Il veicolo ha falciato i passanti e il bilancio, per fortuna, è stato solo di tre persone ferite. Non è tutto.
Il tentativo di fuga a piedi, poi la cattura dell’uomo e della donna che erano nell’auto
I due che si trovavano nell’abitacolo, dopo lo schianto, hanno cercato di darsi alla fuga a piedi, ma inutilmente. La polizia spagnola li ha inseguiti e arrestati. Si tratta di un uomo e una donna. Per quanto riguarda i feriti le autorità mantengono in riserbo sulle condizioni e sull’identità. Le uniche informazioni trapelate parlano di una coppia e di una terza persona dell’età di 45 anni. La vettura, secondo alcune testimonianze, è salita sui marciapiedi, travolgendo anche tavolini e sedie di un bar.
I testimoni: il veicolo viaggiava a una velocità di 70-80 chilometri all’ora
Una corsa forsennata proseguita per circa 200 metri, poi i due hanno lasciato il veicolo in una strada secondaria. Una dinamica che desta sospetti, ma secondo la Guardia Civil si tratterebbe di “un incidente automobilistico”. Proprio Il 17 agosto è caduto l’anniversario di un altro investimento di passanti. In quel caso di trattò di terrorismo. Erano circa le 16 e 30 e il 22enne marocchino Younes Abouyaaqoub si lanciò contro la folla sulla Rambla al volante di un van. Morirono 14 persone (fra cui due bambini, un australiano di 7 anni e uno spagnolo di 3 anni, oltre a due italiani), circa cento rimasero ferite.
A un anno dalla strage della Ramba rivendicata dall’Isis
Il terrorista fuggì a bordo di un’auto dopo aver assassinato il conducente, ma fu a sua volta intercettato e ucciso dalla polizia dopo quattro giorni di caccia all’uomo, non lontano da Barcellona. Qualche ora dopo l’attacco sulla Rambla, cinque complici di Abouyaaqoub fecero come lui, falciando dei passanti a Cambrils, nella notte fra il 17 e il 18 agosto, prima di attaccarli a coltellate uccidendo una donna. Un doppio attentato rivendicato dall’Isis. Una ferita ancora aperta per la Spagna e l’Europa intera.