CATANIA – Sono in acque italiane, a bordo della Diciotti, l’imbarcazione della Guardia Costiere. Ma i 177 migranti, per ordine del Viminale, non sbarcheranno. Almeno fino a quando non sarà ratificato un accordo con gli altri membri dell’Ue: ad ogni nazione deve toccare una quota degli extracomunitari ‘salvati’ dall’Italia.
Lo sproloquio di Saviano
Mentre si cerca una soluzione, si consuma la polemica, l’ennesima, innescata da Roberto Saviano contro Matteo Salvini. Lo scrittore lo ha accusato di aver violato la Costituzione “in maniera palese” nella gestione della nave Diciotti. “Non è più politica – ha twittato Saviano – ma eversione. E per quella c’è il carcere”. Se il romanziere ha preferito il silenzio sul crollo del ponte Morandi, sugli extracomunitari, tematica a lui cara, invece, ha mostrato la solita attenzione tornando a cinguettare sui social. Secca la replica del ministro: “Finisce l’estate e tornano le fesserie di Saviano! Vi era mancato? A me no!”.
I magistrati: l’Italia deve far sbarcare i minori
Sulla nave, attraccata a Catania, ci sono 28 minori non accompagnati. L’Associazione dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia ha invitato il Governo a far scendere gli under 18. L’Italia per obblighi internazionali deve farli sbarcare subito informando il Tribunale dei minori che dovrà provvedere a nominare un loro tutore.
Toninelli aveva sostenuto che a breve sarebbero potute esserci novità sullo sbarco dei 177 migranti. Il Viminale, invece, tira il freno a mano: al momento nulla di nuovo.
La Diciotti è sul molo di Levante dalle 23 di lunedì scorso. Il dicastero guidato da Salvini aveva concesso alla nave solo lo ‘scalo tecnico’: il tempo per i rifornimenti. Il leghista e vicepremier non fa passi indietro: “Dopo che il Pd e la sinistra hanno lasciato che l’Italia venisse invasa da più di 700mila immigrati quello ‘imbarazzante’ sarei io? Roba da matti… Io non mollo amici, e vado avanti”.