Migranti, Oettinger avverte: “Se l’Italia non paga va verso interessi e sanzioni”

Il commissario dell'Unione europea al Bilancio critica la linea adottata dal nostro Paese

/ AFP PHOTO / JOHN THYS

MILANO (LaPresse)“Se l’Italia rifiutasse di pagare i suoi contributi al budget Ue, sarebbe la prima volta nella storia dell’Ue. Questo avrebbe come conseguenza interessi sul ritardo dei pagamenti. E una violazione degli obblighi dei trattati porterebbe a possibili ulteriori pesanti sanzioni. #collaborazione-non-minacce”. Lo ha scritto su Twitter Günther H. Oettinger, commissario dell’Unione europea al Bilancio.

Il commissario dell’Ue Oettinger critica la linea adottata dall’Italia

In un altro tweet, ha aggiunto: “L’Ue è una comunità di leggi e valori, tutti gli Stati membri devono giocare secondo le regole. Ogni Stato membro deve rispettare i suoi obblighi e il dovere di collaborare. Collaborazione, non minacce, è la soluzione europea”.

Inoltre, ancora: “Il budget Ue è fondamentale per risolvere problemi di interesse comune, da ricerca e innovazione ad agricoltura, investimento e migrazione. Nel 2017 l’Italia ha ricevuto 10 miliardi dal budget Ue, pagato 9 miliardi dal suo reddito nazionale lordo e raccolto 3 miliardi (da Iva e diritti doganali) per l’Ue”.

Tajani invita Ungheria e Polonia a fare la loro parte

Intanto il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, è intervenuto al Meeting di Cl di Rimini sul tema migranti. “La responsabilità è degli Stati membri. L’Ungheria e la Polonia facciano la loro parte perché dall’Europa hanno avuto tanto”.

Se ci fosse stata la riforma di Dublino oggi non ci sarebbe il caso della Diciotti a Catania, ma tutti i migranti a bordo sarebbero stati redistribuiti nell’Ue – ha spiegato -. Questa era la posizione per cui si è battuto il Parlamento Ue e che l’Italia sostiene”.

“Alcuni stati europei – ha aggiunto – devono capire che la solidarietà non è solo quando l’Oriente dell’Europa ha bisogno dell’Occidente ma anche quando avviene il contrario, quando è l’Occidente ad aver bisogno devono mobilitarsi, perché accogliere 2mila migranti non cambia l’identità della Polonia o dell’Ungheria”.

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