TURKU – Spesso capita che, di notte, ci si giri e rigiri nel letto. Il tutto accompagnato da strani sogni e incubi. E di dormire, neppure a parlarne.
Le cause
I ricercatori delle Università di Turku (Finlandia) e di Skövde (Svezia), hanno notato come le persone più tranquille nello stato di veglia riescano a fare sogni più positivi, mentre quelli che vivono con più ansia elaborino sogni più negativi. Ciò significa – spiegano gli studiosi scandinavi – che le esperienze oniriche possono riflettere la salute mentale di una persona. Dunque, per dormire sonni tranquilli è necessario abbandonare questo stato di continua tensione.
La ricerca
Gli studiosi hanno chiesto a una serie di persone di compilare un questionario che misurava il loro stato di agitazione e il loro benessere. Poi, per tre settimane, hanno tenuto un diario giornaliero dei sogni: ogni mattina, al risveglio, dovevano scrivere tutte le loro esperienze oniriche e le emozioni che avevano vissuto. Hanno notato come, le persone con più elevati tassi di tranquillità mentale, arrivavano a riferire più emozioni oniriche positive, mentre quelli con livelli più elevati di ansia raccontavano di emozioni negative dipese dai sogni.
La pace interiore
Dunque, la tranquillità della notte dipende da come si vive di giorno. “La pace della mente – spiega Pilleriin Sikka – una delle ricercatrici che ha condotto l’analisi – è uno stato di pace interiore e armonia, uno stato di benessere più complesso e duraturo tradizionalmente associato alla felicità nelle culture orientali”.
Cosa sono gli incubi e perché si fanno
I dati parlano chiaro: tra il 2 e l’8% della popolazione adulta soffre di incubi notturni frequenti e costanti, spesso ripetitivi. Sono sogni particolarmente realistici, per non dire inquietanti, che si sviluppano in fase di sonno profondo, quando avviene anche la maggior parte dei sogni. Le fasi REM, che si intensifica quando la notte avanza, possono protrarsi anche fino al mattino, momento in cui gli incubi si fanno via via più fitti.
I contenuti
L’oggetto dell’incubo varia da persona a persona e alcune tematiche sono tanto comuni da interessare la maggior parte delle persone. Altri, invece, riguardano la persona e, nello specifico, le sue esperienze traumatiche che possono ritornare in sogno, generalmente insieme alle paure, nelle prime ore dopo esserci addormentati.
Tra le cause ansia e depressione
Vanno ricercate tra una moltitudine di fattori. La più comune è rappresentata dagli spuntini troppo a ridosso dell’attività onirica che aumentano il metabolismo e costringono il cervello ad essere più attivo. In misura minore possono essere i medicinali che, con le loro sostanze chimiche, influiscono sull’attività dei sogni. Infine l’ansia e la depressione, che, a loro volta, sono causa di apnea del sonno e disturbo post-traumatico da stress, ma anche il fattore genetico che contribuisce sostanzialmente agli incubi più terribili.