NEW YORK – Primo e ultimo. Era l’avvio degli Us Open, il primo turno, con due spagnoli che si confrontavano sul cemento di Flushing Meadows. Da una parte il numero uno del mondo, Rafael Nadal, tra i favoriti per la vittoria finale. Dall’altra il connazionale David Ferrer (numero 79 del mondo), miglior piazzamento nel ranking nel 2013, quando raggiunse la finale sulla terra rossa parigina del Roland Garros e si piazzò al terzo posto nella classifica mondiale. Per Ferrer, oramai stanco per una lunga serie di problemi fisici, è stato l’ultimo incontro, almeno per quanto riguarda gli Slam. Il guerriero del tennis ha deposto le armi dopo un’ora e mezza, quando ha dovuto dichiarare forfait per un infortunio muscolare, l’ennesimo, al polpaccio.
Il fisico del ‘guerriero’ di Javea ha detto stop
Un saluto triste per una carriera che lo avrebbe visto come il più forte giocatore spagnolo, se non ci fosse stato quel fenomeno di Nadal. Senza di lui, probabilmente, almeno un major lo avrebbe portato a casa. Restando strettamente alla cronaca del match, il primo set era andato allo spagnolo di Manacor che aveva chiuso con un secco 6-3, ma il 36enne guerriero di Javea nel secondo era riuscito a trovare il vento giusto al settimo gioco con un giro di boa che lo aveva spinto fino al vantaggio per 4-3. Il secondo set era a un passo. Ma il suo fisico ha detto no. Troppi chilometri in quelle gambe, troppi scatti, troppi scambi, troppo cuore.
La standing ovation dell’Arthur Ashe stadium
Non ha finito David Ferrer con il tennis, ma già prima dell’inizio dell’ultimo Slam dell’anno aveva annunciato che avrebbe chiuso la carriera a casa, nei tornei di Madrid o di Barcellona, davanti alla sua gente. Nonostante tutto Ferrer si è detto felice per la sua carriera. Sereno per il fatto di aver dato tutto in ogni occasione, con il solo rimpianto di non essere riuscito a scrivere il suo nome nell’albo d’oro di un major. Al guerriero di Javea il pubblico dell’Arthur Ashe stadium ha comunque tributato un lungo applauso e una standing ovation di quelle riservate ai grandi. Ferrer in quell’olimpo del tennis ci è entrato combattendo ad ogni punto.