Il Governo verso l’autunno caldo in Parlamento: ecco i nodi da sciogliere

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Roma – L’autunno caldo del Governo è alle porte. Con la riapertura del Parlamento l’11 settembre i gialloverdi si troveranno di fronte diversi nodi da sciogliere con la prima grande prova: la legge di Bilancio 2018 in cui dovrebbero rientrare anche legge Fornero, la flat tax e il reddito di cittadinanza.

Le promesse dell’esecutivo saranno messe alla prova dei fatti 

Verrà saggiata soprattutto la tenuta del governo M5S-Lega. Di seguito alcune delle questioni principali da affrontare nei prossimi mesi.

Reddito di cittadinanza

Luigi Di Maio lo vuole a tutti i costi, ma lo fa slittare alla manovra del 2019. E dice: “Siam disposti anche violare il tetto deficit-Pil del 3%”. Erano gli inizi di luglio quando il capo politico M5S diceva che si sarebbe fatto entro il 2018 e per difendere la dead-line, il 21 giugno, il vicepremier Cinquestelle si era anche schierato contro il ministro dell’Economia Giovanni Tria.

La Lega riconosce la bontà del provvedimento ma non entra nel merito, preferisce tacere

Flat tax: Cavallo di battaglia della Lega, il M5S non ne fa la sua battaglia ma non la contrasta neppure e ricambia il favore del Carroccio nei confronti del reddito di cittadinanza. E’ più probabile che con la legge di Bilancio venga introdotta soltanto per le partite Iva.

Legge Fornero: il M5S parla di superamento, per la Lega andrebbe abolita

Anche qui lo scenario più probabile è che in legge di Stabilità venga potenziata la flessibilità in uscita con una riforma quindi solo parziale delle pensioni.

Riforma della giustizia: Promessa da Salvini contro i tempi lunghi dei processi

A favore della separazione delle carriere e contro il correntismo in magistratura, rappresenta forse il maggiore ostacolo per la tenuta dell’esecutivo con posizioni opposte di Lega e M5S rispetto alla magistratura. Per questo verrà posticipata.

Presidenza Rai: resta vacante il posto che la maggioranza voleva affidare a Marcello Foa

L’accordo va trovato in Parlamento con un pezzo dell’opposizione e, in particolare, con Forza Italia che in commissione di Vigilanza si sono schierati contro il nome voluto da Salvini.

Concessioni autostradali

M5S e Lega sembrano d’accordo sulla revoca della concessione ad Autostrade e sul riesame di tutte le concessioni per “riequilibrare gli interessi pubblici e privati”, obiettivo fissato dal premier Giuseppe Conte, ma non sulla nazionalizzazione. I Cinquestelle, Beppe Grillo in primis, vogliono la statalizzazione della rete autostradale.

L’accordo con il partner di Governo sembra lontano

Esponenti di spicco della Lega quali Giorgetti e Zaia hanno espresso la loro perplessità se non contrarietà. Un ruolo nella partita prova a esercitarlo anche Forza Italia, contraria al passaggio della gestione nelle mani dello Stato.

Ilva: agli sgoccioli gli ultimi 24 milioni in dotazione della amministrazione straordinaria

E’ il 15 settembre l’ultima data utile per completare la cessione degli asset Ilva ad Arcelor Mittal. Ma il ministro dello Sviluppo economico non ha ancora preso una decisione sull’annullamento o meno dell’aggiudicazione. I sindacati chiedono un in contro urgentissimo. In tre mesi si sono persi 150 milioni. A fine luglio Ilva aveva un bilancio positivo per 105 milioni di euro. Per questo sabato è atteso il parere del ministero dell’Ambiente sulla regolarità delle scadenze previste da ArcelorMittal nell’adempimento della nuova Aia. Diversa la sensibilità all’interno della maggioranza.

Tav: Per la Lega va fatta, per il M5S non se ne parla

Il ‘no’ al Tav è uno dei cavalli di battaglia dei Cinquestelle che in Piemonte hanno una parte dello zoccolo duro del loro elettorato. Per il sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti, Edoardo Rixi (Lega): “La Tav va fatta, però bisogna anche evitare di perdere i soldi .

C’è un problema con la Francia

Il governo francese chiede di posticipare di 5 anni i lavori. Dobbiamo capire se procedere o eventualmente riprogrammare quelle partite economiche, investendo su altre opere” (28 agosto). Per Alessandro Di Battista (in diretta facebook i primi di agosto): “Il Movimento deve fare il Movimento, ribadendo i ‘No’ sani che abbiamo detto”, come quelli “contro il Tap e contro il Tav”. L’ex parlamentare e possibile prossimo candidato premier M5S invita a non cedere sui temi sui quali “abbiamo preso i voti“. Secondo Luigi Di Maio (a Matrix il 28 febbraio), “la Tav Torino-Lione è una follia di opera pubblica, è un’opera inutile”.

Polemica su gasdotto Tap

Tap: Il gasdotto che dovrebbe arrivare a Melendugno in Puglia per il Carroccio “è molto importante”, assicura il sottosegretario Rixi il 28 agosto. I Cinquestelle invece promette che farà di tutto “per bloccare il colpo di mano. È inaccettabile che un’opera inutile, anzi dannosa come il gasdotto Tap venga inclusa tra quelle considerate strategiche”, dicevano i parlamentari M5S a fine dicembre 2017.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome