ROMA – Quello dei vaccini in Italia sembra essere l’eterno dilemma in cui i pro e i contro non trovano la via di uscita. L’ultimo report riguarda i dati contenuti in una circolare a firma del Ministero della Salute e datata 14 agosto 2018 inviata tra l’altro a regioni, Ministero dell’Istruzione e Federazione degli Ordini dei medici.
Il documento
La circolare definisce in miglioramento ma ancora non adeguate le vaccinazioni obbligatorie, basse le coperture vaccinali per quelle raccomandate. In aumento le coperture per l’anti-pneumococcica e l’anti-meningococcica C. Inoltre si ribadisce la necessità di tutelare i soggetti più fragili che costituiscono una quota non trascurabile della popolazione pediatrica e non solo.
Migliorare la copertura vaccinale per operatori sanitari
Viene inoltre sottolineata l’importanza di migliorare la copertura vaccinale tra gli operatori sanitari. Sia per la protezione del singolo operatore che come garanzia nei confronti dei pazienti. A questi ultimi potrebbe essere trasmessa l’infezione determinando gravi danni e persino casi mortali. Il discorso è riferito soprattutto nel caso di malattie come morbillo, parotite, rosolia, influenza, pertosse, epatite B, varicella, polio e difterite. Inoltre la circolare evidenzia che la possibilità di contagio è alta. Le persone possono infettarsi dopo un tempo di esposizione anche relativamente breve.
I dati
Al 31 dicembre 2017 non tutte le regioni hanno avviato il programma di offerta. La copertura anche nelle altre regioni in regola è molto lontana dagli obiettivi previsti. Stesso discorso per l’anti-meningococcica B. La copertura risulta largamente inferiore alle previsioni. In alcune regioni il programma non è ancora stato avviato.