DONETSK – Alexander Zakharchenko è stato ucciso. Il capo delle repubblica popolare di Donetsk ha perso la vita in un attentato. Nell’esplosione, avvenuta presso il bar Separ, situato nel centro della città, è rimasto ferito anche Alexander Timofeyev, ministro delle finanze.
Per i russi l’attentato è stato organizzato dal regime di Kiev
La morte di Zakharchenko, 42enne, è stata confermata dalla stessa amministrazione della repubblica popolare. A lanciare la notizia sono stati vari media russi, tra cui Meduza. Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri ha incolpato esplicitamente il regime di Kiev dell’assassinio.
A Zakharchenko era stato affidato l’incarico di primo ministro un’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk nell’agosto di quattro anni fa. Nel novembre del 2014 vinse le elezioni con il 75% dei voti.
La compagine guidata dal 42enne non riconosceva il governo insediatosi a Kiev. Il 12 aprile del 2014, dopo aver occupati i palazzi dei consigli regionali degli Oblast’ di Donec’k, Luhans’k e Charkiv estesero il controlli in altre regioni.
Gli scontri con l’esercito ucraino cesseranno grazie al protocollo di Minsk firmato il 5 settembre dello stesso anno. L’accordo fu ribadito a febbraio del 2015 con ‘Minsk II’.