Milano (LaPresse) – È di 47 morti e 129 feriti il bilancio provvisorio dopo otto giorni di scontri a Tripoli, in Libia, secondo quanto comunicato dal ministero della Salute libico.
L’ambasciata italiana a Tripoli resta aperta. Lo ha confermato la stessa rappresentanza diplomatica sul suo profilo Twitter. “Continuamo a stare accanto alla amata gente di Tripoli in questa fase difficile”, si legge nel messaggio sul social network.
“Sono in contatto diretto con i nostri uomini: militari, diplomatici, addetti dell’Eni che in Libia vivono rischi portati da un intervento militare senza senso”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini su Radio24.
Fissato per domani, martedì 4 settembre, un vertice sulla situazione della sicurezza a Tripoli
La missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) ha convocato per domani un vertice urgente sulla situazione della sicurezza a Tripoli. Dopo l’escalation degli scontri nelle ultime ore. “Sulla base delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza e dell’offerta del Segretario generale delle Nazioni Unite di mediare tra le varie parti libiche e di rispondere alle richieste delle varie parti, compreso il governo di accordo nazionale riconosciuto a livello internazionale”, si legge in una nota, “Unsmil invita le varie parti interessate a un incontro allargato martedì a mezzogiorno in un luogo che sarà annunciato in seguito”.