MILANO – L’albero di Natale resta una tradizione fortemente radicata tra gli italiani che lo accendono in quasi nove famiglie su dieci (85%), anche se però ci si divide, tra vero o finto, tra piccolo e grande, tra addobbo tradizionale od innovativo. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ in occasione dell’Immacolata durante il quale nelle case si addobba l’albero per le feste. L’albero naturale trova spazio quest’anno nelle case di quasi 3 milioni di famiglie anche se – sottolinea Coldiretti – la maggioranza del 63% degli italiani ricicla l’albero di plastica recuperato dalla cantina mentre una minoranza lo compra nuovo di plastica.
Un albero artificiale di circa 1,90 metri – spiega la Coldiretti – ha un’impronta di carbonio equivalente a circa 40 chili di emissioni di gas serra, che è più di 10 volte quello di un albero vero che e vivo e respira e contribuisce invece ad abbattere gli inquinanti anche dell’aria domestica.
A determinare la maggior parte dell’impronta di carbonio dell’albero di plastica è – sottolinea la Coldiretti -la sua fabbricazione, a partire dal petrolio alla quale si aggiungono le emissioni industriali derivanti dalla produzione dell’albero e la spedizione per lunghe distanze prima di arrivare al negozio, se si tiene conto che la maggioranza ha origine in Cina a circa novemila chilometri di distanza dall’Italia, Senza dimenticare che impiega oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente, contribuendo alla diffusione delle microplastiche nel suolo, nelle acque e nella catena alimentare.
(LaPresse)