Milano (LaPresse) – “Anche se i due mesi che dicevo sono realistici, nella peggiore delle ipotesi mi aspetto che la demolizione completa” di ciò che resta del Ponte Morandi a Genova “si concluda entro dicembre di quest’anno. Inizio 2019 per avere il progetto del nuovo ponte. Natale per inaugurarlo. Siamo nelle condizioni di poterlo fare”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti intervistato dal Corriere della Sera. “Che nessuno pensi di tenere fermo il cantiere Genova per fare battaglie ideologiche. Sarebbe inaccettabile. Mi riferisco – spiega Toti – a chiunque terrà aperta la ferita di Genova anche un’ora più del necessario. Quello che ci serve è la praticità. Al di là di ogni discussione sul futuro assetto del Paese, noi andiamo avanti spediti e lo facciamo con Autostrade che al momento è titolare della concessione”.
Il governatore della Regione Liguria si augura che i lavori inizino in tempi brevi
“Al tavolo della demolizione e della ricostruzione abbiamo davanti loro, come vuole la legge. Se con nuovi provvedimenti parlamentari dovesse subentrare qualcun altro al posto di Autostrade vorrà dire che si farà carico di quello che troverà già in corso d’opera”, prosegue Toti nella intervista.
“Autostrade e Fincantieri si parlano da molti giorni e hanno già stabilito la volontà di collaborare per un nuovo ponte. Oltretutto essendo genovese, la Fincantieri per la città sarà un vantaggio aggiunto in termini di occupazione. Venerdì ci vedremo in Regione e sapremo di più sul loro dialogo e sulle modalità di questa collaborazione. Fermo restando che pagherà tutto Autostrade, ci sarà un consorzio di aziende pubbliche e private che concorrerà alla ricostruzione del Morandi”, conclude il governatore.