ROMA – Una alleanza di europeisti contro Salvini. E’ questo l’ultimo Maurizio Martina pensiero, segretario nazionale del Pd. Cosa voglia dire, quale linea politica si intenda percorrere è un mistero. “Dobbiamo lavorare assieme ad altre forze europeiste contro chi vuole far saltare l’Europa. Il tema e’ come si costruisce un’alleanza per rilanciare il progetto europeo e noi stiamo lavorando per costruire dall’Italia un’alternativa a Salvini e ai nazionalisti“, le parole del segretario ospite a Radio24. Intanto perfino Anna Ascani rifiuta la candidatura al congresso e un gruppo di renziani ‘bullizza’ il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Insomma, tutto nella norma.
Nessuno vuol fare il candidato di Renzi al prossimo congresso Pd
Se anche Anna Ascani scappa dall’ipotesi di una candidatura a segretario nazionale del suo partito, per il Pd c’è qualche problema. In un articolo sul Foglio, la deputata Dem veniva indicata come la candidata di Matteo Renzi al prossimo congresso. Tempo poche ore ed è arrivata la smentita, anche piccata, della parlamentare. “Non pensavo che la deriva delle fakenews avesse contagiato anche il Foglio. La notizia che dà sul fatto che Matteo Renzi avrebbe chiesto la mia candidatura è completamente inventata“, scrive su Twitter. Una smentita va bene, figurarsi. Ma dalle parole della renzianissima Ascani pare che l’avessero accusata di chissà quale misfatto. Ma tant’è.
I renziani bullizzano Zingaretti: “L’unico che ci piace è Montalbano”
Intanto i renziani bullizzano Nicola Zingaretti. Esattamente. Nel tritacarne dei gruppi ‘non ufficiali’ di fan di Matteo Renzi sempre più spesso ci sta finendo quello che per ora è l’unico candidato ufficiale al prossimo congresso. Il governatore del Lazio sembra essere l’uomo in grado di mandare in soffitta la linea politica perdente dell’ex segretario fiorentino e per questo viene quotidianamente insultato dai follower del rottamatore. Sul grupppo ‘Noi siamo il Pd’ è apparsa una slide recitante: “L’unico Zingaretti che ci piace è Montalbano (in riferimento al fratello attore, ndr). Diciamo no a Zingaretti e ai suoi pentafascisti“. Insomma, la solita solfa: accusano tutti gli altri di essere ‘manganellatori’ e poi manganellano loro per primi.