NEW YORK – La prima volta nel 2011. Il bis nel 2015. E qualche ora fa per Novak Djokovic è arrivato il terzo titolo degli Us Open. Il croato ha battuto Juan Martin Del Potro: per sconfiggerlo gli sono servite 3 ore e 16 minuti e tre set (6-3, 7-6, 6-3).
Djokovic dietro Federer e Nadal
Ora dietro Federer e Nadal c’è ‘Nole’ Djokovic. Come Pete Sampras è al suo 14esimo Slam. Il 2018 gli ha regalato il trionfo in due major.
Il tracollo di Del Potro ha avuto sempre lo stesso numero: l’otto. La parità nel prima set resiste fino al settimo game, poi Djoko rimonta un 40-0 e il sudamericano psicologicamente paga lo scotto della recupero.
Nel secondo set spreca quattro palle break. L’argentino batte bene ma Novak risponde puntuale ai servizi dell’avversario. All’ottavo game lo scambio che attesta il sorpasso del Nole.
Come Sampras
“E’ qualcosa di speciale questo risultato”, ha commentato il croato a fine gare. Djokovic è felice. E’ contento anche di aver eguagliato Sampras: “Speravo fosse qui stasera, ma desidero dirgli che lo amo ed è uno dei miei idoli: mi auguro di incontrarlo presto, magari su un campo da tennis. Ci tengo però a congratularmi con Juan Martin per quello che ha fatto in questi anni dopo i numerosi infortuni ai polsi e i suoi ritorni: aver avuto sempre la fiducia e la convinzione che un giorno sarebbe tornato ad essere un top player e a lottare per i titoli degli Slam è qualcosa di straordinario”.
Sensazioni diverse per Del Potro: “Dispiace aver perso questa finale – ha dichiarato l’argentino – ma sono contento per Novak, una delle persone che più stimo e voglio veder vincere. Hai meritato questo successo. Ho avuto nel tempo tanti problemi al polso, tuttavia non ho mai mollato, proprio per cercare di essere di nuovo qui, l’esserci riuscito dopo nove anni è qualcosa che mi rende fiero”.