Roma – “Prese di posizione e tentativi di ingerenza come quelli che arrivano dall’Alto commissario per i Diritti umani dimostrano ancora una volta che l’Onu è un organismo non nuovo a inopportuni sbandamenti ideologici.
Il passato insegna
L’ex presidente della Camera proviene proprio da quegli ambienti ed è nota a tutti la piega politica che ha assunto la sua storia nelle aule parlamentari”. Così il ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, dopo l’annuncio di Michelle Bachelet, neo Alto commissario Onu per i Diritti umani.
“Noi riteniamo che le Nazioni Unite, che dovrebbero essere super partes, non debbano fare il gioco dei globalisti filo-immigrazionisti, tra l’altro sfruttando i cospicui finanziamenti che giungono dall’Italia (solo nel 2017 sono stati oltre 94milioni di dollari) – prosegue -.
“L’Onu, macchina elefantiaca, burocratizzata e ideologizzata
L’Unione Europa necessita di una radicale operazione riformatrice. A questo proposito bisognerebbe pensare a un confronto aperto con gli amici europei e con Usa e Russia per mettere a punto un progetto di riforma. Non abbiamo bisogno di costosi apparati burocratici utili a elargire stipendi, ma di una struttura che realmente tuteli i diritti fondamentali, a partire dal diritto delle popolazioni a non emigrare”, conclude Fontana.