CAGLIARI – Si sono appena spenti i riflettori sullo Us Open di New York, ma il tennis non si ferma mai. Certo, Djokovic, Nadal e soprattutto Federer sembrano eterni, ancora una volta si contendono le prime tre posizioni, ma esiste un universo, che scalpita. A Cagliari sta per arrivare la carica dei centoquaranta. Sono tennisti, tutti italiani, e si contenderanno il campionato nazionale di Seconda categoria maschile. Otto giorni, da sabato 15 a domenica 23 settembre, in cui la Sardegna si trasformerà nella culla del tennis tricolore. Si tratta del principale torneo, dopo la coppa Davis, in Italia.
La rinascita del tennis tricolore
Di nomi ce ne sono tanti e tra questi alcuni hanno fatto capolino tra i migliori del mondo. Come il Gianluca Naso, 31 anni, che in passato è riuscito ad arrivare al 175esimo posto nel mondo. Ci saranno Matteo Fago, classe 1987, e Omar Giacalone, 26enne di Mazara del Vallo. Tra i locali il 19enne Roberto Binaghi, il 21enne Michele Fois e un next gen da tenere d’occhio, Niccolò Dessì, campione italiano under 14, dopo aver sconfitto in finale il napoletano Mariano Tammaro. Osservatore speciale il capitano della nazionale di Coppa Davis Corrado Barazzutti, che a 17 anni portò a casa questo trofeo. Il coach ha dichiarato, senza mezzi termini, che il tennis italiano sta vivendo una stagione felice, soprattutto in prospettiva.
“Ottimi coach e sinergia con la federazione: la chiave di una stagione positiva”
“In questo momento siamo una delle nazioni meglio piazzate in campo maschile abbiamo giocatori come Cecchinato che ha 26 anni e Berrettini che ne ha 22 in grande crescita. Ci sono poi altri giovani pronti al grande salto. Da Sonego a Quinzi, da Donati a Baldi e Napolitano. Senza dimenticare i vari Travaglia. Fabbiano, Giannessi, Caruso, Gaio, Giustino, che hanno qualche annetto in più ma sgomitano per emergere. E poi naturalmente c’è la vecchia guardia, a cominciare da Fognini”. Così dichiarò qualche giorno fa. “Abbiamo migliorato la qualità dei nostri coach, dei nostri allenatori. Ora sono tanti, molto bravi e competenti. I giovani stanno crescendo grazie alle loro qualità, è ovvio, ma anche grazie a questa sinergia con la federazione che mette a disposizione dei giocatori tutto ciò che serve per rendere al meglio”.