NAPOLI – Una rete di Insigne regala il successo agli azzurri nell’anticipo delle 18 contro la Fiorentina. Inaspettatamente, con 9 punti in quattro giornale, il Napoli si trova primo in classifica in attesa di Juventus-Sassuolo di domani. Però non è il caso di soffermarsi troppo sui numeri. La vittoria è stata meritata, ma la squadra di Ancelotti sta ancora cercando gli automatismi giusti.
Prosegue la metamorfosi azzurra
Soprattutto perché il Napoli sta cambiando pelle. Contro la Fiorentina. infatti, il nuovo tecnico azzurro ha provato diversi moduli. Come spesso sta accadendo, la vittoria è arrivata dopo i cambi. La rete porta la firma di Insigne, ma il merito del gol vittoria è anche di Milik, che ha dato peso alla linea avanzata e ha permesso al Magnifico di battere Dragowski sotto misura a poco più di 10 minuti dal termine. Il guizzo di Insigne è stato il giusto premio all’abnegazione del gruppo e al coraggio di Ancelotti. Qualche miglioramento dal punto di vista tattico si è visto, ma la strada è ancora lunga. Di positivo c’è soprattutto l’attenzione maggiore alla fase di non possesso. Il Napoli ha sofferto poco contro la Fiorentina. Karnezis è stato chiamato all’intervento soltanto in occasione della conclusione di Eysseric nel primo tempo. Per il resto gli azzurri hanno fatto buona guardia, trovando qualche difficoltà in più in fase conclusiva.
Più compatti in fase difensiva, ma imprecisi nelle conclusioni: decisivi i cambi
Di palle gol ne sono state costruite parecchie, ma la mira dei partenopei non era quella giusta. Qualche appunto anche sulla condizione fisica. Anche se i giocatori del Napoli hanno sofferto pure il caldo. Nel primo tempo Ancelotti ha provato a schierare Mertens e Insigne sulla stessa linea in attacco, disegnando una sorta di 4-4-2 con Zielinski autorizzato a scegliere la posizione migliore per esaltare la manovra. Nella ripresa, però, Ancelotti ha preferito cambiare spartito. La scelta più azzeccata si è rivelata l’ingresso di Milik al posto di Mertens. Il polacco ha trovato il corridoio giusto per Insigne. Dopo il vantaggio, il Napoli ha anche avuto la possibilità del raddoppio. Ma Dragowski è riuscito a ipnotizzare Zielinski nel recupero. E’ stata l’ultima emozione del match giocato in un San Paolo semivuoto. Timidi applausi per la capolista per una notte.
NAPOLI-FIORENTINA 1-0
NAPOLI (4-4-2): 27 Karnezis; 23 Hysaj, 19 Maksimovic, 26 Koulibaly, 6 Mario Rui; 7 Callejon (25’st 11 Ounas), 5 Allan, 17 Hamsik, 20 Zielinski; 14 Mertens (11’st 99 Milik), 24 Insigne (36’st 30 Rog). A disp. 25 Ospina, 22 D’Andrea, 13 Luperto, 33 Albiol, 2 Malcuit, 42 Diawara, 8 Fabian Ruiz, 9 Verdi. All. Ancelotti.
FIORENTINA (4-3-3): 97 Dragowski; 4 Milenkovic, 20 Pezzella, 31 Vitor Hugo, 3 Biraghi; 24 Benassi (35’st 10 Pjaca), 17 Veretout (19’st 26 Fernandes), 8 Gerson (15’st 14 Dabo); 25 Chiesa, 9 Simeone, 7 Eysseric. A disp. 67 Ghidotti, 5 Ceccherini, 34 Diks, 16 Hancko, 21 Sottil, 2 Laurini, 6 Norgaard, 11 Mirallas, 77 Thereau. All. Pioli.
RETI: 34’st Insigne.
NOTE: ammoniti Chiesa, Zielinski, Benassi, Dabo, Milenkovic. Falli commessi: 13-18. Angoli: 9-4. Fuorigioco: 0-3. Recupero: 0’pt e 4’st. Spettatori: 20.131 per un incasso totale di 512.222,50 euro.