BRASILIA – Il prossimo 7 ottobre i cittadini brasiliani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente. Nelle ultime ore l’istituto sondaggistico Ibope ha diffuso i primi risultati della campagna elettorale tra i vari sfidanti. Queste elezioni in Brasile resteranno senza dubbio nella memoria del paese per le tensioni che le hanno caratterizzate.
Elezioni in Brasile, Avanza Haddad, ma Bolsonaro resta in testa
Il candidato vicepresidente del Partito dei Lavoratori Fernando Haddad scalza a gran sorpresa i sondaggi che fino a poco tempo fa lo davano perdente. Considerato l’erede politico dell’ex presidente brasiliano Lula da Silva, Haddad accorcia le distanze che lo separano da Jair Bolsonaro. Quest’ultimo, candidato del Partito Social-Liberale, resta sempre in testa nei sondaggi, ma per la prima volta, perderebbe al secondo turno contro Haddad. Identica a quella rilevata quattro giorni la percentuale di voti attribuita a Bolsonaro (il 28% dei voti), mentre Haddad conquista un aumento del 4%, raggiungendo un buon 22%. Il candidato del Partito dei Lavoratori è dato vincitore al secondo turno, con 6 punti di vantaggio, 43 a 37%.
Ciro Gomes in affanno, tonfo per Marina Silva
Per Fernando Haddad la strada verso la candidatura è ancora lunga. Per il momento, tuttavia, il leader dei Lavoratori può dirsi soddisfatto per il sorpasso su Ciro Gomes del Partito Democratico Laburista, arenato all’11%. Quasi al tramonto le speranze presidenziali del centrodestra. Geraldo Alckmin del Partito della Social Democrazia Brasiliana e attuale governatore dello stato di San Paolo, non arriva nemmeno al 10%.
Caduta a picco per l’ex ministra dell’ambiente Marina Silva, in meno di un mese passata dal 12 al 5%.
Una campagna elettorale tribolata
Il Brasile ricorderà a lungo questa campagna elettorale, caratterizzata da due episodi che hanno destato enorme scalpore. Il primo e più grave, riguarda la violenta aggressione del candidato di destra, Jair Bolsonaro. Lo scorso 6 settembre, il politico è stato accoltellato all’addome mentre si trovava a un raduno elettorale a Juiz de Fora. Dopo l’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto per le gravi condizioni in cui è arrivato in ospedale, Bolsonaro è stato costretto a saltare l’intera campagna elettorale, rinunciando però a tirarsi fuori dai giochi. Il secondo memorabile momento di queste elezioni è stata il no da parte del Tribunale Supremo Elettorale alla candidatura di Lula. Un rifiuto prevedibile, vista la situazione giudiziaria dell’ex presidente brasiliano. Lula sta infatti scontando una condanna penale per corruzione e riciclaggio.