Milano (LaPresse) – Roman Abramovich, il magnate russo padrone (tra le altre cose) del Chelsea, sarebbe nei guai e, secondo quanto viene riferito da Bloomberg, avrebbe messo in vendita la società. La cifra è considerevole, cioè 3,4 miliardi di euro, ma ci sarebbe una banca d’affari statunitense che si è impegnata a rendere ‘agevole’ l’affare. Dopo l’Inghilterra, anche la Svizzera ha negato al russo il certificato di residenza e questo dettaglio non proprio trascurabile – peraltro comune ad altri oligarchi russi – rende la permanenza in Europa occidentale del tumultuoso Roman molto delicata. Di qui la necessità di disfarsi di alcuni assett, tra cui appunto ci sarebbe il Chelsea.
Le prime avvisaglie sono arrivate lo scorso 26 agosto
Il Chelsea è in vendita. L’indiscrezione, riportata dal ‘Sunday Times’, rivela che il proprietario Roman Abramovich avrebbe contattato una banca d’investimento, la Raine Group, per avere una valutazione del club, fissata in 2 miliardi di sterline. A giugno il magnate russo avrebbe deciso di cedere la società per il mancato rinnovo del suo visto nel Regno Unito. Ha respinto la proposta di acquisto di una quota di minoranza da parte di Silver Lake Partners. Fonti vicine ai Blues, contattate dal quotidiano britannico, non hanno però confermato la notizia.