Reggio Emilia (LaPresse) – I carabinieri di Reggio Emilia hanno denunciato tre fratelli di 16, 25 e 28 anni per concorso in lesioni aggravate. Secondo l’accusa, avrebbero organizzato una spedizione punitiva contro uno studente. La vittima è un 18enne residente a Rio Saliceto. A organizzare l’incontro chiarificatore, che si è rivelato invece una vera e propria aggressione, sarebbe stato il più piccolo dei tre fratelli. Il 18enne ha riportato un trauma facciale, la rottura delle ossa nasali e un ematoma perioculare, con una prima prognosi di 30 giorni. Il ragazzo, vittima della spedizione punitiva, si trovava insieme ad alcuni amici intento a giocare a calcio quando è stato raggiunto sul cellulare dal minorenne. “Devo parlarti perché ho saputo che hai parlato male di me” è il contenuto della telefonata a cui è seguito l’arrivo del minore che spalleggiato dai due fratelli ha aggredito il 18enne.
La vittima ha riportato un trauma facciale e la rottura delle ossa nasali
Secondo quanto accertato dai carabinieri della stazione di Campagnola Emilia, che hanno condotto le indagini, durante l’aggressione i 3 fratelli indossavano anelli con pietre incastonate. Dopo essere ricorso alle cure mediche in ospedale, dove veniva medicato e dimesso con una prognosi di 30 giorni, il giovane si presentava ai carabinieri di Campagnola Emilia formalizzando la denuncia. Quindi le indagini hanno consentito l’esatta ricostruzione dei fatti e il movente della spedizione punitiva. E portavano all’identificazione dei 3 fratelli che venivano quindi denunciati per il reato di concorso in lesioni personali.