MILANO – Il ministro dell’Economia Giovanni Tria tona in anticipo da Bruxelles senza partecipare all’Ecofin, ma rassicura l’Unione europea. Il messaggio del governo italiano all’Europa sulla manovra è “di stare tranquilli. Adesso cercherò di spiegare quello che sta accadendo e come è formulata la manovra. Il rapporto tra debito e Pil scende”. Così ha dichiarato Tria,, arrivando a Lussemburgo per l’Eurogruppo. Il ministro dell’Economia partecipa oggi ai lavori dell’Eurogruppo poi anticipa la ripartenza per Roma, lasciando dunque Lussemburgo dove domani si riunirà l’Ecofin. Lo confermano fonti del Mef. Il rientro, spiegano le fonti, è dovuto alla necessità di dedicarsi domani al completamento della Nadef per il suo invio in parlamento dove è attesa dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri giovedì scorso.
Di Maio: rientro programmato
“Tria non parteciperà all’Ecofin e sta tornando? Credo che fosse già programmato, per ciò che so stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli del Def. Non c’è nessuna ragione di emergenza perché debba rientrare. Noi vogliamo presentare il Def al Parlamento e ci saranno altri incontri con Salvini, Conte, Tria e Moavero“. Così il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, dopo l’incontro con i segretari confederali su ammortizzatori sociali e politiche attive.
Pd e Fi: bacchettate da Bruxelles
Di tutt’altro segno la lettera che dà l’opposizione: “Tria ha anticipato il rientro a Roma. Non parteciperà a Ecofin. Onde evitare di mandarlo indietro a male parole, a Bruxelles gli hanno consigliato di modificare i loro piani e tornare poi. Li voglio vedere adesso quelli che festeggiavano sui #balconi”. Lo scrive in un tweet la senatrice del Pd Laura Garavini. Da parte sua, Sandra Savino, deputato di Forza Italia, nota che “Moscovici ha posto una pietra tombale sulle intenzioni del governo italiano. Tria non parteciperà all’Ecofin. La procedura d’infrazione è alle porte. Così come il giudizio delle agenzie di rating. Se le cose dovessero volgere al peggio, il rischio Argentina, così come paventato dal giornale economico tedesco Handelsblatt, è tutt’altro che una ipotesi della irrealtà. Il governo non giochi col fuoco. La spavalderia non porta da nessuna parte, così come l’assistenzialismo targato reddito di cittadinanza”.