ROMA – Un appoggio, forse insperato, per il reddito di cittadinanza annunciato dal governo. Si tratta di una “politica necessaria” secondo l’ex sindacalista e presidente della Camera Fausto Bertinotti.
L’apprezzamento del politico di sinistra è stato espresso in un’intervista realizzata da Augusto Cantelmi per il programma TGtg su Tv2000. “Se il sistema – ha aggiunto Bertinotti – è incapace di affrontare il problema della disoccupazione giovanile con una controriforma del lavoro in cui tutti i lavori sono tendenzialmente poveri e precari è evidente che si deve pensare ad un intervento pubblico in qualche modo sussidiario”. Bertinotti si è poi dichiarato “preoccupato, come lo sono tutti, perché al di là del giudizio sull’esecutivo c’è una crisi sociale drammatica che non si può non vedere. Una crisi sociale che spezza la solidarietà, i legami, le relazioni”.
“Immigrazione, si perde il senso dell’accoglienza”
“Il versante immigrazione-sicurezza – ha proseguito Bertinotti a Tv2000 – è davvero il peggio che si possa immaginare. La vicenda di Riace dà la dimensione del clima del Paese. Sembra che ci si stia ritraendo da quell’impegno morale ed etico che è fondamentale di qualsiasi comunità cioè quello dell’accoglienza”. Sul reddito di cittadinanza era intervenuto nei giorni scorsi il vicepremier Luigi Di Maio con alcune precisazioni che stanno facendo discutere. Il reddito sarà “erogato su card per garantirne la tracciabilità, e non permette spese immorali”, che non si capisce bene quali siano. “Si potranno acquistare col reddito beni di prima necessità, è chiaro che se vado a comprare le sigarette o cose non di prima necessità la carta non funziona. Vogliamo che venga speso nelle attività italiane”“.
Atteso lo stanziamento di 10 miliardi
Il governo dovrebbe stanziare per il reddito 10 miliardi di euro per 6,5 milioni di italiani. Di questa cifra nove miliardi dovrebbero finanziare l’assegno vero e proprio, mentre uno andrà a coprire i costi della riorganizzazione dei centri per l’impiego che andranno potenziati. Finora si era parlato di otto miliardi per il reddito e due per i centri.