ROMA – “Non accettiamo le scuse di Macron“, poche ma secche le parole di Matteo Salvini verso il primo ministro francese. Niente mezzi termini. Lo sconfinamento, il respingimento di migranti in confini italiani da parte della gendarmeria di Francia non è andato giù al leader della Lega. “Abbandonare degli immigrati in un bosco italiano non può essere considerato un errore o un incidente. Quanto successo a Claviere è un’offesa senza precedenti contro il nostro paese“, ha concluso Salvini.
Salvini rifiuta le scuse e chiede chiarezza
“Il signor Macron non può far finta di nulla“, afferma il ministro degli Interni. Le scuse ‘monche’ dell’Eliseo non bastano quindi. I due migranti lasciati dalla gendarmeria francese al confine con l’Italia è terreno di scontro duro. “E’ una vergogna internazionale”, incalza Salvini: “Mi chiedo se gli organismi internazionale non trovino vomitevole lasciare delle persone in una zona isolata. Senza assistenza e senza segnalazioni. A partire dall’Onu“.
La gendarmeria francese gioca allo scarica migrante: “Vergogna internazionale”
“Chi erano questi immigrati? Da dove arrivavano? Perché sono stai abbandonati“, domande che Salvini rivolge direttamente agli enti internazionali e a Macron stesso. “Per la civile Parigi è normale scaricare delle persone nei boschi? Perché i francesi parlano di ‘gendarmi che non conoscevano la strada’, se poi il furgone è rientrato nel proprio Paese? A gran velocità e senza esitazioni? Andremo fino in fondo. Siamo di fronte a una vergogna internazionale” ha accusato.