SEATTLE – La tecnologia e il mondo dei personal computer piangono la morte scomparsa di Paul Allen. È scomparso infatti all’età di 65 anni. Il co-fondatore di Microsoft è morto a Seattle per complicazioni dovute al linfoma ‘Non-Hodgkin’ che è ritornato, questa volta fatale, dopo una prima battaglia vinta 9 anni fa.
Una storia di successi dopo enormi investimenti
È stato senza dubbio protagonista della storia americana, figlio di bibliotecari ma soprattutto dotato di una straordinaria capacità con il computer. Tant’è che nel 1975 fonda insieme a Bill Gates la ‘Microsoft’, salvo poi abbandonarla otto anni più tardi per problemi di salute ma anche per un rapporto non più idilliaco con lo stesso socio. È riuscito nel corso degli anni comunque a rimanere nel campo tecnologico con risultati piuttosto rilevanti. Aveva investito somme impressionanti, milioni e milioni di dollari, per alcune attività come la scoperta di relitti della seconda guerra mondiale o partecipazioni in società spaziali. Grande poi la passione per lo sport che lo ha portato ad acquistare una squadra di basket e una di football.
Il cordoglio dei prestigiosi ‘colleghi’
Secondo Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, il contributo di Allen alla società informatica stessa e al mondo tecnologico tutto è stato “straordinario e indispensabile”. Al punto da essere ancora considerato da molti come una vera e propria fonte ispiratrice. La sua morte ha colpito tanti che hanno voluto ricordarlo con parole importanti. Come l’amministratore delegato di google Sundar Pichai per il quale “il mondo ha perso un grande pioniere tecnologico” oppure Marc Benioff, leader di Salesforce che ha definito Allen “un grande leader tecnologico”. Tante le sue ‘conquiste’. Tra queste si ricorda la scoperta del relitto dell’incrociatore Indianapolis ad oltre 5mila metri di profondità. Un’impresa compiuta dall’equipaggio della nave ‘Petrel’ che ha compiuto da sempre in suo nome esplorazioni e ricerche in ogni dove.