TORINO – Biglietti a personaggi legati alla malavita organizzata e pressioni sui giornali nazionali come ‘La Repubblica’ e ‘La Gazzetta dello Sport’: Beppe Marotta sempre più nell’occhio del ciclone. Juventus-intercettazioni è un binomio che suscita l’interesse degli sportivi italiani. All’inizio degli anni 2000 sono state proprio le conversazioni registrate dalle forze dell’ordine a smascherare le irregolarità compiute dal club bianconero per alimentare l’ossessione delle vittorie. Coppe e scudetti da conquistare con ogni mezzo, anche se non è lecito.
Altro clamore a dodici anni da Calciopoli
Dodici anni dopo le telefonate di Moggi, alla spicciolata stanno venendo fuori i contenuti delle chiamate inoltrate e ricevute da Marotta, dg dimissionario della Juventus. Al momento è tutto incentrato sui rapporti tra il club bianconero e alcuni esponenti della malavita organizzata calabrese. Tutto è partito dalle indagini sul suicidio di Raffaello Bucci – collaboratore della Juve, ex ultrà dei Drughi e informatore dei servizi segreti – avvenuto il 7 luglio 2016. Lavorando sul caso, le forze dell’ordine sono venute a conoscenza di diverse donazioni di biglietti effettuate dalla Juventus a personaggi legati alla ‘Ndrangheta. Qualcuna posta in essere dallo stesso Beppe Marotta. Rivelazioni in tal senso sono attese nel servizio che la trasmissione Report manderà in onda lunedì su Rai 3.
Le rivelazioni del ‘Napolista’
Nel frattempo, anche altri media, come il Napolista, stanno pubblicando il contenuto delle intercettazioni effettuate sulle utenze dell’ormai ex dg della Juventus. In quelle pubblicate dal Napolista emergono le pressioni effettuate da Marotta su quotidiani nazionali come ‘La Repubblica’ e ‘La Gazzetta dello Sport’ per evitare che negli articoli sulle indagini sul suicidio di Bucci, venga sottolineato il suo nome. Significativa la conversazione tra l’ex dg bianconero e Matteo Dalla Vite, inviato della Gazzetta dello Sport: “Se non mi trattate bene, mi arrabbio”.
Attesa per il servizio di Report che andrà in onda lunedì
Secondo quanto ricostruito dalle intercettazioni, pare che un articolo di 60 righe sui presunti rapporti tra la Juventus e la ‘Ndrangheta sia diventato un trafiletto in cui il cronista si sia premurato soprattutto nel sottolineare più volte che Marotta non è inquisito. Dopo le donazioni di biglietti a personaggi discutibili e le telefonate alle redazioni dei giornali nazionali per avere un trattamento di riguardo, è possibile che lunedì Report faccia riferimento anche ad altro. Nel frattempo si fa sempre più forte la sensazione che l’uscita di scena di Marotta dalla Juventus sia legata al clamore suscitato da inchieste giornalistiche incentrate sull’ormai ex dirigente bianconero.