ISTANBUL – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha svelato davanti al Parlamento i dettagli delle indagini condotte dalla Turchia sull’omicidio di Jamal Khashoggi. Il leader turco ha detto che le prove raccolte finora dimostrano che il giornalista sarebbe stato “ucciso in maniera selvaggia“, e che si è trattato di un “omicidio politico premeditato“,
Khashoggi, un omicidio studiato
Un assassinio pianificato nei dettagli. Questo il quadro disegnato dal presidente della Turchia sul caso internazionale Khashoggi. Le dichiarazioni di Erdogan arrivano a poche ore dall’indiscrezione secondo cui sarebbero state ritrovate parti del corpo del giornalista nel giardino del console. Il giornalista saudita, quindi, dopo esser stato ucciso, sarebbe stato anche fatto a pezzi.
Erdogan ha dunque affermato che il giornalista non è morto “in una colluttazione come sostengono i sauditi“, ma è stato ammazzato in “maniera selvaggia“. Un omicidio a tutti gli effetti “premeditato“. “Perché quei quindici uomini si sono riuniti a Istanbul? Chi ha dato gli ordini? Dov’è il corpo di Khashoggi?“, chiede a gran voce la Turchia. Il paese, ha precisato Erdogan, non si accontenterà delle accuse “ad alcuni uomini dell’Intelligence“. Il riferimento è al vicecapo dei Servizi sauditi Ahmed al-Assiri, che Riad accusa di essere responsabile della morte del reporter dissidente.
Le indagini della polizia turca
Erdogan ha detto di non “dubitare della sincerità di Re Salman“. Il presidente turco non ha però fatto parola del figlio, il principe ereditario Mohammed bin Salman. Ha detto che il giornalista è stato assassinato su «suolo turco», in quanto il consolato non è protetto dalla convenzione di Ginevra. Ha chiesto un’indagine “indipendente“, con la “partecipazione anche di altri Paesi“, e puntualizzato che non si accontenterà della condanna “di alcuni agenti segreti“.