ROMA – Sono ore delicate. Entro domani l’Italia deve rispondere a Bruxelles con le valutazioni e le motivazioni dei provvedimenti inseriti nella Manovra. Da fonti governative si apprende che nella mattinata di oggi il premier Giuseppe Conte con i suoi due vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio si incontreranno. Al centro della discussione, alla quale non dovrebbe partecipare il ministro dell’Economia Giovanni Tria, proprio la missiva da spedire all’Ue. L’Italia è sotto la lente di ingrandimento di tutti, il governo deve dare risposte in tempi brevissimi.
“Non tocchiamo di una virgola i fondamentali della manovra”
In queste ore l’esecutivo è sotto l’analisi degli ispettori dell’Fmi. Domani incontreranno Tira: l’Italia ha ancora un altro giorno a disposizione per iniviare a Bruxelles il nuovo Draft budgetary plan. Salvini, solo ieri, aveva difeso di nuovo l’operato del governo gialloverde e la manovra fiscale. “Devo difendere come un pacchetto di mischia rugbistico quello che abbiamo messo in manovra”, ha affermato il leader del Carroccio alla cerimonia di apertura dell’Anno accademico della scuola superiore di Polizia. Ribadita di nuovo la fermezza dell’esecutivo per gli impegni presi. Ovvero, nelle controdeduzioni alla osservazioni Ue, l’Italia non modificherà radicalmente i provvedimenti. “Non tocchiamo di una virgola quelli che sono i fondamentali della manovra. Non arriverà mai nessuno da Berlino, Parigi e Bruxelles a convincermi che la legge Fornero va bene così com’è. Accetteremo consigli e suggerimenti costruttivi. Non le minacce e i pregiudizi“, ha aggiunto il leader del Carroccio.
Salvini: il governo durerà 5 anni
Sempre Salvini, intanto, risponde a Silvio Berlusconi. Il capo di Fi, nel definire illiberale il governo, ne aveva recitato il de prufundis: “Hanno le ore contate”. La risposta di Salvini non tarda ad arrivare: “Vado fino in fondo e sto qua per 5 anni. Con il 30% o con il 50%”. Un riferimento anche ai sondaggi, che danno la Lega primo partito in Italia. Ma il segretario leghista non vuole peccare di tracotanza, cadendo nello stesso errore di Renzi. “Mai montarsi la testa quando le cose vanno bene. Chi si loda si sbroda”.