Milano (LaPresse) – Il presidente americano, Donald Trump, ha consegnato le sue risposte alle domande postegli per iscritto dal procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller. Lo ha annunciato il team legale del magnate, hanno riferito i media americani, mentre né le domande, né le risposte, sono state rese pubbliche.
Uno degli avvocati, Jay Sekulow, ha dichiarato: “Il presidente oggi ha risposto alle domande scritte poste dall’ufficio del procuratore speciale. Le domande riguardano questioni relativi al tema legato alla Russia delle indagini. Il presidente ha risposto per iscritto”. Un altro legale, Rudy Giuliani, ha aggiunto: “E’ la nostra posizione sin dall’inizio che molto di ciò che è stato chiesto sollevi serie questioni costituzionali e vada oltre lo scopo di una legittima inchiesta”. Inoltre, ha citato la “collaborazione senza precedenti fornita” da Trump, tra cui con “oltre 30 testimoni, 1,4 milioni di pagine di materiale” e “ora le risposte scritte: è ora di portare questa inchiesta alla fine”. Ore prima che le risposte fossero consegnate, Trump aveva confermato ai giornalisti che erano pronte ed erano in mano agli avvocati.
Per Trump le indagini di Mueller sono un caos totale
Le indagini del procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller, “sono un caos totale”. Così su Twitter il presidente Usa, Donald Trump. “Non hanno trovato alcuna collusione e sono andati fuori di testa. Urlano contro le persone minacciandole in modo orribile per farsi dare le risposte che vogliono, sono una vergogna per il nostro Paese e non si curano di quante vite rovinano”, prosegue l’inquilino della Casa Bianca, ribadendo che si tratta di “una caccia alle streghe come nessun’altra nella storia americana”. “Non guardano nemmeno a tutte le cattive azioni e ai crimini che succedono dall’altra parte”, ha aggiunto il tycoon riferendosi al team di inquirenti di Mueller. “Queste sono persone arrabbiate, compreso il controverso Bob Mueller, che ha lavorato per otto anni per Obama”, ha concluso.
