Roma – “Mi aspetto vivamente che il Coni e Malagò si siedano subito con i membri di questo governo per contribuire costruttivamente alla riforma dello sport”, afferma Felice Mariani, campione di Judo e deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.
“Questo governo, tramite i suoi rappresentati e i contenuti del contratto di programma che ha sottoscritto, ha più volte ribadito che è giusto che Il Coni e le Federazioni debbano rimanere indipendenti, così come è stabilito dalla Carta Olimpica e dagli Statuti delle Federazioni internazionali. Tuttavia, lo Stato da sempre finanzia lo Sport ed è giusto che abbia il compito di controllare come vengono spesi e gestiti i soldi concessi e stiamo lavorando solo con l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza.
Se, invece di lavorare insieme alla riforma, si vuole giocare allo sport di polemizzare, allora il presidente Malagò non può stupirsi del fatto che viene attribuita a lui e al circolo Aniene la militanza di molte persone ai vertici del CONI.
Per carità sicuramente si tratta di persone degne ma è sorprendentemente notare come sportivo, cittadino e deputato quanti soci dell’Aniene amano (a quanto pare) non solo lo sport praticato, ma anche quello della “gestione”.
Solo per citare alcuni nomi: Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Presidente Onorario del circolo Aniene; Franco Chimenti, Vice Presidenti del CONI, Socio del circolo Aniene; Alessandra Sensini, Vice Presidente del CONI, Socio del circolo Aniene; Carlo Mornati, Segretario Generale del CONI, Socio del circolo Aniene; Mario Pescante, membro CIO, Socio circolo Aniene; Franco Carraro, membro della Giunta nazionale CONI e membro CIO, Socio Aniene; Alberto De Nigro, Presidente Revisori dei Conti CONI, Socio circolo Aniene; Roberto Fabbricini, Presidente Coni Servizi, fratello del Presidente del circolo Aniene; Alberto Miglietta, Amministratore Delegato CONI Servizi, Socio Aniene. E ne posso certamente aggiungere altri”, prosegue Mariani.
La riforma dello sport è in atto, e appare sensato vigilare su di tutti gli “squilibri”
“Va certamente ringraziata l’Aniene per il contributo dei suoi soci “gestori” dello sport nazionale, ma sarebbe opportuno alternarsi con altrettanti bravi dirigenti delle migliaia di società sportive che vorrebbero anch’esse contribuire alla “gestione” del CONI”, conclude il deputato.