Italia isolata contro l’Ue sulla manovra? Al fianco del governo si schierano gli esperti del Wall Street Journal

Il quotidiano finanziario per eccellenza critica le scelte di Bruxelles e guarda con favore alle iniziative di crescita inserite nel documento finanziario

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA – La bocciatura della manovra finanziaria da parte dell’Unione Europea rappresenta certamente una singolarità. In precedenza Bruxelles non aveva mai risposto in maniera così dura e negativa alla finanziaria presentata da uno degli Stati membri. Si sa però che in Europa il governo giallo-verde non è ben visto. Da più parti, nelle scorse settimane, sono arrivati attacchi – spesso gratuiti – nei confronti dell’Italia e dei suoi leader.

Italia ‘isolata’?

Ed ecco che la bocciatura dell’Unione Europea ha ringalluzzito chi è all’opposizione in Parlamento. Soprattutto il Pd. C’è chi ha evidenziato che questa manovra porterà l’Italia alla deriva, darà la mazzata definitiva agli italiani e che non ci sarà futuro con questa finanziaria. Un’Italia sola e isolata in Europa. E senza futuro. Questo almeno viene detto in molte tv e su parecchi giornali da parte di politici che si improvvisano economisti.

La stoccata all’Ue arriva dall’altra parte dell’Atlantico

In questo turbinìo di menagramismo a uso e consumo di chi oggi il potere non ce l’ha ecco però una voce, questa sì autorevolissima, dare sostegno all’Italia e criticare senza mezzi termini la politica economica messa in campo da Bruxelles e la rigidità – quasi rivalità – con la quale l’Ue si pone nei confronti dell’Italia. Al fianco del premier Giuseppe Conte e dei leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini scende in campo il Wall Street Journal, il giornale più autorevole al mondo in materia economica.

Secondo gli esperti d’Oltreoceano “Bruxelles avrebbe fatto una scelta sbagliata nell’ingaggiare una battaglia contro Roma. Dovrebbe preoccuparsi meno di dubbioso target di bilancio e più delle politiche che aiutino l’Italia a crescere”. Il WSJ evidenzia come nel caso in cui venisse avviata la famigerata “procedura per eccesso di debito” verrebbe inflitta una sanzione all’Italia pari allo 0,2% del Pil e che finirebbe per costringere il governo a rinunciare a una misura, come ad esempio la Flat Tax, che dovrebbe aiutare proprio la crescita del Paese. Insomma, una politica contraria all’interesse dei cittadini e degli stessi Stati solo per rispettare rigidi parametri numerici.

Secondo il Wall Street Journal questo modo di fare dell’Ue potrebbe alla fine ingenerare un po’ ovunque un sentimenti anti-europeista. E gli esperti americani sottolineano che “la Flat Tax è una misura che andrebbe sostenuta ma tra i burocrati della Commissione Europea non sanno distinguere tra due importanti provvedimenti: da un lato i tagli alle tasse che incentivano la crescita, dall’altro lato la spesa che non favorisce l’innalzamento del Pil. I burocrati europei non sono capaci di capirne l’enorme differenza”.

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