MISSISSIPPI – Il Mississippi ha scelto: è l’ultraconservatrice Cindy Hyde-Smith la vincitrice dell’elezione per un seggio al Senato degli Stati Uniti. La senatrice diventa così la prima donna a rappresentare lo stato al Senato. Una figura politica molto controversa, già accusata di razzismo. La sua vittoria, riportata dall’Associated Press, arriva nell’ultima corsa al Senato delle elezioni di medio termine, e fissa la maggioranza repubblicana nella camera.
Mississippi, trionfa Cindy Hyde-Smith
La senatrice repubblicana del Mississippi è riuscita a mantenere il suo seggio, battendo nell’ultimo ballottaggio delle elezioni di metà mandato il suo rivale. Si trattava del candidato democratico Mike Espy, un afroamericano la cui vittoria avrebbe creato scalpore. Il Mississippi è infatti uno degli stati del sud degli Stati Uniti con una triste storia di segregazione e violenze razziste alle spalle. La vittoria di un uomo di origini afroamericane avrebbe così costituito un bellissimo traguardo senza precedenti. Niente da fare, però, per Espy. Lo stato alla fine ha premiato la Hyde-Smith, che ha indubbiamente ricevuto una spinta all’ultimo minuto dal presidente Donald Trump. Il tycoon era infatti apparso a due raduni con lei lunedì, cosa che avrà sicuramente agevolato le votazioni a favore della conservatrice.
Le accuse di razzismo
Una lotta all’ultimo voto tra i due sfidanti, molto seguita in seguito alla vicenda che aveva visto protagonista la Hyde-Smith. La senatrice, nei giorni scorsi, era finita nella bufera per aver perdonato le “impiccagioni pubbliche” di afroamericani avvenute nel passato.
Nonostante questo episodio, la senatrice ha comunque trionfato contro il suo rivale democratico. Non sono pochi a credere che anzi la polemica da lei sollevata fosse stata orchestrata, creata ad arte per attirare il maggior numero di occhi puntati su di lei e sulle sue ideologie politiche.