BUENOS AIRES – Cominceranno oggi pomeriggio le riunioni ufficiali tra i capi di stato e di governo dei paesi membri del G20. Il gruppo che riunisce i 19 stati più industrializzati al mondo più l’Unione Europea si sono riuniti per discutere dei temi più cruciali. L’incontro andrà avanti fino a sabato.
G20 a Buenos Aires fra tensioni e ritardi
Non è ancora cominciato e il G20 ha già fatto il pieno di tensioni. Ieri il presidente americano Donald Trump ha fatto sapere via Twitter di aver cancellato l’incontro con i leader del Cremlino Vladimir Putin a causa della crisi in Ucraina. “Visto che le navi e i marinai ucraini non sono stati riconsegnati dalla Russia ho deciso che la cosa migliore per tutti e’ cancellare l’incontro in Argentina precedentemente programmato con il presidente Vladimir Putin“, ha scritto il leader degli Stati Uniti.
All’incontro tra i leader mondiali, inoltre, Angela Merkel arriverà in ritardo. In seguito all’atterraggio di emergenza a Bonn per problemi tecnici registrati al velivolo su cui viaggiava, la cancelliera si perderà probabilmente l’inizio dei lavori.
Proteste in corso a Buenos Aires
Sono intanto in corso a Buenos Aires le proteste contro il G20. Centinaia di persone hanno manifestato in Argentina contro il meeting dei leader del mondo. I manifestanti accusano il governo di aver speso oltre 100 milioni di dollari per organizzare il vertice. Una somma che stride con la situazione di povertà e disuguaglianze sociali in cui il paese si trova.
“Il G20 è la cultura della paura che i leader rappresentano, loro reprimono i movimenti sociali e cercano di far credere che c’è il caos in città ma la maggior parte sono manifestanti pacifici che si riuniscono per dimostrare il loro scontento nei confronti del capitalismo e del G20”, dicono gli attivisti in piazza.