Roma, 3 dic. (LaPresse) – “Una tragedia come quella accaduta a Catania che vede protagonisti un bambino di tre mesi e la sua mamma ci deve far riflettere sulla necessità di creare una rete di sostegno. Inoltre protezione nei confronti di tutti i nuovi nati e dei loro genitori”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children. l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro. In relazione alla drammatica notizia della morte di un bambino di tre mesi a Catania.
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“C’è bisogno di garantire un’offerta attiva che parta ancora prima della nascita e di un monitoraggio strutturato da parte dei servizi sociali e sanitari. Ciò per non lasciare le famiglie da sole a fronteggiare situazioni di disagio emotivo e psicologico che spesso provocano nei bambini conseguenze gravi. Quindi in qualche caso, come questo, possono sfociare in un dramma”, ha proseguito Raffaela Milano. Al di là di quanto verrà accertato dalle autorità competenti in merito alla tragica vicenda di Catania, va considerato che la depressione post partum, come si evince dai dati del Ministero della Salute. Ciò colpisce tra il 7% e il 12% delle neomamme in Italia ed esordisce generalmente tra la sesta e la dodicesima settimana dopo la nascita del figlio. Tuttavia, i sintomi sono diagnosticabili già durante la gravidanza.