Governo, Boccia: “Rischio recessione. Imprenditori per Sì Tav e crescita”

Le parole del presidente di Confindustria

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Roma (LaPresse) – “A noi imprenditori non interessa fare l’opposizione al governo. Non è questo il nostro compito anche se la debolezza dell’opposizione politica è un problema per la nostra democrazia. Il mondo della produzione sa che non può più stare zitto. Lanciamo un allarme: senza crescita rischiamo di finire dentro un’altra recessione”. Lo dice, intervistato da Repubblica, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

Boccia, perché l’iniziativa di Torino? “Perché è finito il tempo degli alibi, quello del capitalismo di relazione, dei poteri forti. Quel mondo non c’è più e siamo noi industriali i primi a saperlo. Qui sono in campo tutti i protagonisti della produzione, è il popolo dei produttori che manda un segnale. Dodici associazioni imprenditoriali insieme per dire sì alla Tav, alle infrastrutture, alla crescita. Protagonisti dell’industria, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura, della cooperazione che non si rassegnano all’immobilismo. C’è da riflettere su, non crede? A me pare un bel segnale. Questa è una svolta”.

“Non cambiamo il nostro mestiere – precisa -. E non si pone una questione di metodo o di strumenti come la concertazione ma di merito delle scelte e ancor più degli effetti di queste scelte”. “Il governo sta trascurando il motore della crescita. Non si può tener conto delle sole promesse elettorali inserite nel contratto e ignorare le ragioni della crescita economica. Non si può pensare di chiudere i cantieri mentre l’economia soffre”.

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