Foggia (LaPresse) – La polizia di Foggia ha eseguito 6 fermi, emessi dalla Direzione distrettuale di Bari e dalla procura del tribunale dei minori di Bari. Nei confronti di cittadini di etnia rom residenti in un campo nomadi della città. Sono ritenuti responsabili di riduzione e mantenimento in stato di servitù, induzione e sfruttamento della prostituzione minorile e sequestro di persona ai danni di ragazze minorenni.
Pochi mesi fa ad Avellino le forze dell’ordine hanno arrestato tre persone per sfruttamento della prostituzione minorile
I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Avellino hanno effettuato un’operazione che coinvolge il capoluogo irpino e alcuni comuni della provincia. Per dare quindi esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare personale a carico di tre persone. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli. Per reati di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile ai danni di alcune minorenni del luogo e violazioni della legge ‘Merlin’ sulla prostituzione.
I militari del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo hanno condotto le indagini protrattesi dal maggio 2016 al marzo 2017. Hanno permesso di appurare che uno degli arrestati, approfittando della gestione di un noto circolo ricreativo privato di Avellino e molto frequentato da giovani studenti soprattutto minorenni, mediante la promessa e la dazione di denaro o di altre utilità induceva alcune delle ragazze studentesse minorenni frequentatrici del circolo, dopo aver marinato la scuola, ad avere rapporti sessuali con lui e con gli altri due indagati, questi ultimi colpiti da ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari.
Il titolare del circolo, 70enne di Mercogliano, nell’ambito dell’attività di gestione del suo locale, ‘avvicinava’ ragazze minorenni frequentatrici del circolo. In particolare la mattina dopo aver marinato la scuola. E prospettandogli la possibilità di lavorare sia presso il circolo che in altre attività nonché promettendogli un cospicuo guadagno economico, le invogliava a dimostrarsi ‘disponibili alle avance’ sue e dei clienti. Percependo una volta il loro stato di bisogno economico e approfittando della loro fragilità emotiva, le invogliava ad avere rapporti sessuali con lui ed in altre circostanze. Organizzava incontri tra le ragazze e gli altri due soggetti colpiti dal provvedimento, 85enne e 50enne entrambi della provincia di Avellino.