Taranto, truffa per il rilascio di patenti: ai domiciliari un dipendente dell’Asl di Bari

E' ritenuto responsabile di truffa aggravata e continuata in danno di ente pubblico e di privati

patente di guida

Taranto (LaPresse) – Il Nas dei carabinieri di Taranto, in collaborazione con il comando provinciale di Brindisi, ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale degli arresti domiciliari e un decreto di sequestro preventivo. Emessi nei confronti di un dipendente con funzioni amministrative del dipartimento di prevenzione dell’Asl di Brindisi. E’ ritenuto responsabile di truffa aggravata e continuata in danno di ente pubblico e di privati. Secondo quanto ricostruito l’uomo, che si occupava delle incombenze per il rilascio delle patenti, falsificava le ricevute del pagamento dei ticket per prestazioni sanitarie e certificazioni medico-legali sottraendo i pagamenti all’ Asl. In tutto l’ammontare della truffa è di oltre 22mila euro per 860 visite e accertamenti ambulatoriali.

Vittima del suo comportamento, oltre all’azienda sanitaria, sono stati anche gli utenti. Che si sono visti precludere sia la possibilità di accedere all’eventuale rimborso ticket in caso di mancata fruizione della prestazione medica. Sia la richiesta di rimborso Irpef in dichiarazione dei redditi. All’uomo, che si trova ai domiciliari, sono stati sequestrati 22. 467,20 euro per quanto sottratto all’Asl.

Episodio analogo avvenuto anche a Napoli

Falsi certificati medici per il rinnovo della patente di guida, rilasciati in modo fraudolento da medici compiacenti. Su questo si sono concentrati gli agenti della polizia di Napoli che stamattina hanno eseguito alcune misure cautelari.

L’indagine, condotta dal personale del distaccamento polizia stradale di Nola, è partita nella primavera 2014. E ha permesso di identificare cinque medici, al lavoro in strutture pubbliche come Asl o comandi delle forze armate. Che emettevano certificazioni mediche attestando l’avvenuta verifica delle condizioni di idoneità per il rinnovo delle patenti di guida senza aver mai effettuato i controlli prescritti dalla normativa.

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