ROMA (LaPresse) – “Dopo l’approvazione da parte della Camera, la manovra finanziaria dovrà essere completamente stravolta al Senato. Solo tra pochi giorni, quindi, conosceremo, finalmente, il vero testo della Legge di Bilancio, corretta con i nuovi saldi del Governo”. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia.
Sul tavolo il dialogo tra Italia e Ue
“Stando a quanto riportato dalla stampa nazionale, l’asse Lega-Cinque Stelle sarebbe propensa a ridurre il rapporto deficit/Pil per il 2019 al 2,1%, dal precedente 2,4%. Mentre la Commissione Europea non sarebbe disposta a concedere un valore superiore all’1,8%, ovvero la soglia utile per evitare che il deficit strutturale in rapporto al Pil cresca, anziché decrescere. In realtà tale soglia sarebbe anche più bassa, pari all’1,6%. Ma l’1,8% potrebbe essere accettato da Bruxelles nell’ipotesi che si voglia ‘accollare’ il peggioramento del ciclo economico che si è verificato negli ultimi 6 mesi”.
Manovra, l’analisi di Brunetta
“Vogliamo ricordare che il precedente Governo Gentiloni aveva concordato con la Commissione, soltanto lo scorso maggio, un rapporto obiettivo pari allo 0,8% nominale e la riduzione pari a sei decimali di punto del deficit strutturale, al fine di raggiungere l’obiettivo di un deficit strutturale ‘close to balance’ nel 2021. Poi, il Governo Conte ha stravolto completamente il percorso di riduzione del deficit, creando quella ‘grave violazione’ per la quale adesso l’Italia rischia la procedura d’infrazione per debito eccessivo”, aggiunge.