Reddito di cittadinanza, Giorgetti: pericolo lavoro nero. Di Maio: ci pensa la guardia di finanza

Le parole di Giancarlo Giorgetti nel corso di un convegno organizzato da Fratelli d’Italia su sovranismi e populismi.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Giancarlo Giorgetti

ROMA“Piaccia o non piaccia questo governo risponde alla volontà degli italiani e il Movimento 5 Stelle al Sud ha vinto perché gli elettori vogliono il reddito di cittadinanza”. Parole di Giancarlo Giorgetti, pronunciate nel corso del convegno organizzato da Fratelli d’Italia su sovranismi e populismi.

La tesi di Giorgetti

Probabilmente al sottosegretario alla presidenza del Consiglio le idee e i programmai dei grillini non fanno impazzire, ma il suo cinismo-politico lo ha portato ad una riflessione lineare. Nel meridione, ha chiarito Giorgetti, le proposte del M5S hanno “registrato larghi consensi”. “Magari – ha aggiunto – è l’Italia che non ci piace, ma è il Paese con cui dobbiamo confrontarci”. Realpolitik a parte secondo il sottosegretario ci sarebbe anche un lato della medaglia non positivo: il reddito di cittadinanza potrebbe innescare il lavoro nero.

La risposta di Di Maio

La risposta del vicepremier Luigi Di Maio è arrivata puntuale: “Lavoro nero? Non credo, non ci sono rischi, perché gli ispettorati del lavoro e la Guardia di Finanza faranno i loro controlli. Sento anche dire che c’è un’Italia a cui non piace il reddito di cittadinanza, mentre a noi ha concluso Di Maio piace tutta”.

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