ROMA – “Tutte le notizie e gli scoop pubblicati da agenzie, giornali e riviste, su cartaceo o su web, potranno essere utilizzati dal radiotelevisivo solo dopo un versamento da far confluire in un Fondo a tutela del giornalismo”. E’ quanto dichiara il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in un’intervista alla “Gazzetta del Mezzogiorno” dove spiega la proposta di legge che ha depositato alla Camera.
“La carta stampata – prosegue Anzaldi – attraversa una crisi gigantesca. Una crisi di vendita, di lettori, di pubblicità. E tuttavia è proprio da quel mondo, pur ferito, che emerge la gran parte delle notizie che animano il dibattito pubblico. Chiunque può notare come spesso i telegiornali siano, al pari dei talk show, costruiti integralmente sul lavoro dei quotidiani che, magari, non vengono nemmeno citati. Da un lato c’è un lavoro impegnativo e quotidiano, pieno di inciampi, a iniziare dalle querele. Dall’altro un comparto, quello televisivo, molto ricco, che non fa altro che pescare a mani basse dal primo schermandosi così anche da eventuali rischi. Quanti dibattiti televisivi, guidati da conduttori strapagati, muovono da interviste rilasciate su carta dal politico di turno? È un disallineamento grave che va ridotto intervenendo sul riequilibrio dei fondi”.
(LaPresse)