Gerusalemme – L’esercito israeliano ha dichiarato di aver distrutto un tunnel sotterraneo alla frontiera del Libano, scavato da Hezbollah, il primo dei quattro individuati nelle recenti settimane. “Un tunnel per attacchi oltreconfine scavato dal villaggio sciita di Ramyeh verso Israele è stato fatto esplodere” nella notte di giovedì, ha fatto sapere l’esercito. Ha anche aggiunto di “considerare il governo libanese responsabile per la creazione dei tunnel per l’attacco e delle conseguenze di questa azione”. Un video diffuso dalle forze armate mostra un ufficiale che con un megafono che esorta gli abitanti del villaggio a lasciare l’area. In previsione della “detonazione del tunnel costruito da Hezbollah”.
Secondo Israele, Hezbollah avrebbe realizzato i tunnel per sequestrare o uccidere civili o soldati. O per prendere il controllo di una parte di territorio israeliano nel caso di ostilità, sottolineando che i passaggi non erano ancora utilizzati. Nel 2006 più di 1.200 libanesi sono morti nella guerra tra Israele ed Hezbollah, in maggioranza civili; sono morti anche 160 israeliano, la gran parte soldati. Le Nazioni unite hanno confermato l’esistenza di quattro tunnel e il sottosegretario alle operazioni di peacekeeping, Jean-Pierre Lacroix, li ha definiti una “grave violazione della risoluzione 1701”, che mise fine alla guerra del 2006.
(LaPresse/AFP)