Di Maio lancia il test vero-falso sulla Legge di Bilancio

Nella lista il vicepremier elenca una serie di misure affiancate dalle due caselle

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse in foto Luigi Di Maio

ROMA “Alla manovra dò 7 perché è solo l’inizio del percorso”. Non nasconde la soddisfazione il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a margine della visita al Pio Albergo Trivulzio di Milano, commentando il via libera del Senato alla legge di Bilancio. Il vicepremier si è detto “molto stanco, ma felice perché finalmente si passa alla vita vera, ai fatti, dopo settimane di parole. Nella vita vera finalmente si cambia”.

Salvini replica alle critiche

Salvini ha risposto anche alle numerose critiche ricevute dalle opposizioni. Al Pd, che ha annunciato che si rivolgerà alla consulta ha detto: “Faccia quello che ritiene di fare. Ieri siamo stati in aula fino alle 3 di notte e sentire dare lezioni di buona economica e di italianità da chi ha portato l’Italia a questo disastro fa sorridere”. E ha aggiunto: “Bado alla sostanza, poi le opposizioni fanno il loro lavoro: lanciano libri, tirano su cartelli, se ne vanno a casa. Ci sta, a me interessa mantenere gli impegni presi con gli italiani”.

Mentre a chi sostiene che il provvedimento di saldo e stralcio delle cartelle esattoriali che, secondo l’opposizione, potrebbe avete un impatto sulla situazione del padre del vicepremier Luigi Di Maio dice: “Dire che abbiamo fatto la manovra per il papà di Di Maio mi sembra un po’ eccessivo”.

Di Maio lancia il test sulla Legge di Bilancio

Anche il vicepremier pentastellato ha risposto a modo suo alle critiche. Dopo l’ormai famosa lista delle “cose fatte” attraverso la manovra, che ha suscitato diverse polemiche, su Twitter Di Maio ora lancia il test sulla legge di Bilancio. “In questi giorni potrete utilizzarlo anche voi sottoponendo a parenti e familiari questi semplici quesiti”, spiega il vicepremier, secondo cui “stanno girando un po’ troppe ‘balle’ di Natale sulla manovra del popolo”.

Nella nuova lista, Di Maio elenca una serie di misure, affiancate dalle caselle “vero” e “falso”. L’aumento dell’Iva è bollato come falso, così come il taglio delle pensioni normali e la riduzione degli investimenti. Non ci sarebbe la riduzione della platea per il reddito di cittadinanza, né il blocco delle assunzioni dei ricercatori. Tra le cose vere, invece, ci sono: il taglio delle pensioni d’oro, il superamento della legge Fornero, più tasse per assicurazioni e banche, il taglio delle spese militari, l’aumento della tassazione del gioco d’azzardo.

(Lapresse)

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