MILANO – E adesso come riparte la storia tra Nainggolan e l’Inter? Ieri il belga ha lasciato la Pinetina arrabbiatissimo. Più con se stesso o con la società? Forse con entrambi.
I precedenti nerazzurri, da Sneijder a Brozovic
Di certo sa di essere diventato il primo calciatore dell’Inter sospeso dopo Wesley Sneijder che non aveva dato il suo ok alla decurtazione dell’ingaggio ed era stato “accantonato” con un’intervista dal dt Branca nel dicembre 2012. Altri nerazzurri negli anni successivi hanno avuto comportamenti non irreprensibili o sono arrivati in ritardo agli allenamenti, ma nessuno era stato “bacchettato” così duramente. Brozovic per esempio nell’ottobre 2016 era stato messo da parte senza un comunicato ufficiale ed è risorto come l’Araba Fenice.
Niente Inter-Napoli per il Ninja
Lo stesso dovrà fare Radja che spera di saltare solo Inter-Napoli per rientrare a Empoli. Uno “stop forzato” gli era già capitato più o meno un anno fa, dopo un video pubblicato a Capodanno sui social nel quale fumava, un po’ alticcio, e dispensava parolacce. Di Francesco gli fece saltare Roma-Atalanta, e poi tutto andò a posto. Magari succederà la stessa cosa. Di certo anche stavolta il Ninja chiederà scusa ai compagni nella speranza che non escano nuove “malefatte” (in settimana era stata resa nota la truffa da lui subita complice un suo assegno clonato in un casinò che frequenta).
La linea dura imposta da Marotta
Ieri sui social sono stati tanti coloro che hanno approvato la linea dura della società, la stessa tenuta nella vicenda Wanda Nara–Icardi. Radja ha disattivato il suo account su Instagram per evitare accuse e offese dei tifosi che criticano l’operazione di mercato fatta in estate (24 milioni più Zaniolo e Santon per avere il belga). E’ stato Spalletti a volere il suo pupillo. Certo il tecnico di Certaldo non è soddisfatto del suo rendimento, ma nessuno – fanno notare in corso Vittorio Emanuele – ha acquistato Nainggolan “scaricando” Zaniolo. Quest’ultimo, che garantiva una plusvalenza indispensabile per il Fair Play Finanziario, è stato il prezzo da pagare per avere il Ninja e sistemare i conti.
Domani il Napoli, arbitra Mazzoleni
La Serie A, nel frattempo, si prepara al suo primo “Boxing Day” della storia. Dieci partite nel giorno di Santo Stefano, per una versione inedita del campionato italiano. Il big match della 18esima giornata, come detto, si gioca a San Siro tra Inter e Napoli. Per l’occasione, Nicola Rizzoli ha scelto di affidarsi all’esperienza di Paolo Silvio Mazzoleni, della sezione di Bergamo, giunto con ogni probabilità al suo ultimo anno di carriera arbitrale. Al Var potrà contare sul supporto di Manganiello. Atalanta-Juventus invece sarà diretta da Banti, anche lui arrivato all’ultima stagione, con Calvarese a dargli supporto dalla sala video.
Le altre designazioni di giornata
Rizzoli ha inoltre designato Orsato per la gara tra Cagliari e Genoa, mentre Guida dirigerà la sfida tra Frosinone e Milan. Per Roma-Sassuolo scelto Giacomelli, Fabbri (nuovo internazionale) arbitrerà la partita Fiorentina-Parma, con Irrati al Var. Occhi puntati, però, su Sampdoria-Chievo, dove fischierà Antonio Giua di Olbia. L’arbitro sardo è alla sua terza direzione in Serie A ed è uno dei prospetti più interessanti della Can B, avendo soltanto 30 anni. In stagione ha già arbitrato Fiorentina-Udinese alla terza giornata. Completano il quadro delle designazioni Pairetto per Bologna-Lazio, Doveri per Spal-Udinese e Maresca per Torino-Empoli.