MILANO – Sono Fleri, frazione di Zafferana Etnea, Santa Venerina, Pennisi e Santa Maria La Stella i centri più colpiti dalla scossa di magnitudo 4.8 registrata alle 3.19 di questa notte nella provincia di Catania, sul versante dell’Etna. Al momento, come precisato dalla Città metropolitana di Catania, si segnalano 10 feriti in tutto. Danni a edifici, anche ingenti, nelle zone di Zafferana Etnea e Santa Venerina, con diversi crolli.
Sono state 11 le scosse di terremoto, superiori alla magnitudo 2, registrate dalla mezzanotte nella zona dell’Etna, nella provincia di Catania. Tra le più forti, rilevate dall’Ingv, oltre a quella di magnitudo 4.8 delle 3.19, una di magnitudo 3.3 all’1.09 vicino ad Aci Sant’Antonio e due di magnitudo 2.7 a Zafferana Etnea alle 3.28 e alle 4. Quasi tutte le scosse hanno avuto ipocentro a una profondità molto bassa, anche meno di un chilometro.
Per il sottosegretario Crimi serve massima attenzione e assistenza alla popolazione
“Stanotte la terra ha tremato vicino a Catania, probabilmente legata alle attività vulcaniche dell’Etna. La macchina della protezione civile e dei soccorsi è già operativa da stanotte e il capo, Angelo Borrelli, che mi sta aggiornamdo costantemente, è già in viaggio per raggiungere Catania. Sarà garantita la massima assistenza e immediata sistemazione a chi ha visto crollare la propria casa. Per tutti gli altri saranno allestiti luoghi sicuri di ritrovo”. Così in una nota il sottosegretario Vito Crimi. “Dalle prime notizie fortunatamente non risultano deceduti, una decina di feriti, e alcune case crollate – aggiunge Crimi –. L’Etna rimane sempre un vulcano pericoloso. E questo nostro paese purtroppo é molto fragile”.
(LaPresse)