ROMA – L’approvazione e la promulgazione della Manovra avvenute alla fine del 2018 non completano l’iter. Infatti molti provvedimenti inseriti nella Finanziaria hanno bisogno di una serie di decreti attuativi per entrare in vigore.
Le misure
Le norme, pubblicate lo scorso 31 dicembre sulla Gazzetta Ufficiale, non sono immediatamente attuative. E’ necessario, infatti, provvedere all’approvazione di diversi altri documenti per rendere effettivamente applicabile quanto previsto nella legge Finanziaria. Complessivamente sono 161 le misure attuative da approvare. Si tratta di decreti ministeriali e di provvedimenti e regolamenti che devono essere approvati da diversi Enti. Misure che sono aumentate dopo il passaggio in Parlamento. Infatti, originariamente erano previste solo 40 misure. Una situazione comune a diverse altre Finanziarie. Basti pensare che l’ultima manovra del governo Gentiloni era uscita dal Consiglio dei Ministri con 56 decreti da varare successivamente all’approvazione. Dopo il passaggio nei due rami del Parlamento le misure necessarie sono salite a quota 189 (poi scese a 150 perché alcune norme hanno perso di interesse oppure sono state assorbite da altre leggi).
Tempi stretti per le approvazioni
Secondo gli esperti sono 77 i provvedimenti attuativi che hanno una scadenza a stretto giro. Il primo step è per il 10 gennaio: entro quella data il governo dovrà assegnare ai Comuni i contributi per la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e strade. Entro fine mese, invece, il ministero dell’Economia dovrà definire le modalità di presentazione della domanda affinché le persone coinvolte nei crack bancari possano ottenere gli indennizzi previsti. Entro il 2 marzo, invece, sarà necessario definire i criteri per ottenere gli incentivi per l’acquisto di auto e moto non inquinanti: ad occuparsene sarà il ministero dello Sviluppo economico. Infine entro la fine di aprile bisognerà definire due provvedimenti per la web tax: un decreto Economia e un documento delle Entrate per definire l’applicazione della norma.
Gli altri
Ci sono poi altri provvedimenti che non hanno scadenze da dover rispettare, ma sono comunque necessari per l’applicazione delle norme previste in Manovra. E’ il caso, ad esempio, delle concessioni del Demanio marittimo. Il lavoro più gravoso riguarderà il ministero dell’Economia: sono 26 le norme da varare. Invece saranno 12 per il ministero del Lavoro e 9 per lo Sviluppo economico, entrambi guidati da Luigi Di Maio. L’altro vicepremier Matteo Salvini dovrà dare il via libera, attraverso il ministero dell’Interno, a 12 misure.