TORINO – Torna in piazza, sabato 12 gennaio, il movimento ‘Sì, Torino va Avanti’. La mobilitazione si terrà alle 11.30 in piazza Castello nel capoluogo piemontese. “L’anno 2018 è finito, ma non è giunta ancora nessuna notizia sui risultati dell’analisi costi benefici della Tav, promessi più volte dal governo. Per questo motivo non vogliamo più stare ferme, ma vogliamo far sentire la voce di tutti coloro che hanno a cuore le infrastrutture del Paese”, scrivono le 7 promotrici, “inoltre, l’aumento dei pedaggi autostradali dal 1° gennaio solo per le autostrade del Nord-Ovest, Torino-Bardonecchia, Aosta-Monte Bianco e Torino-Savona, lascia presagire una mossa del governo per influenzare il lavoro della commissione incaricata delle valutazioni sulla Tav”.
si legge ancora
“Questo ennesimo rinvio del governo mette una seria ipoteca su 800 milioni di fondi europei per la Torino Lione, come ha fatto notare il portavoce dell’Ue a fine 2018. Se la Tav si ferma, perderanno il lavoro 800 persone, attualmente impiegate nella Torino Lione. Non ci saranno le 6000 assunzioni previste e scatterà una ipoteca di 4 miliardi di euro sul futuro dei nostri figli, senza considerare le penali”. “Infine – concludono le promotrici -, come hanno fatto notare i sindaci della Val di Susa, il rischio è che i mezzi pesanti si riversino nelle statali, penalizzando la popolazione locale e mettendo a rischio l’ambiente”. Alla mobilitazione, fanno sapere le organizzatrici, saranno presenti sindaci del Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria e Veneto.
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