Migranti, barca si arena nel Crotonese: 51 curdi soccorsi dai cittadini

Una lezione a quanti, in Italia e in Europa, non riescono a trovare una soluzione al dramma

LP / AFP PHOTO / LOUISA GOULIAMAKI

MILANO – Una barca a vela con 51 migranti curdi a bordo si è incagliata e capovolta, poco dopo le 4 di giovedì mattina. Davanti alla spiaggia di Torre Melissa, nel Crotonese. Gli abitanti del piccolo borgo, frazione di Melissa, sono stati svegliati dalle urla di quanti erano finiti nell’acqua gelida. “Faceva freddo e pioveva, la riva era vicina ma molti non sapevano nuotare”, racconta il sindaco Gino Murgi. Tra i primi a giungere sulla spiaggia insieme con le forze dell’ordine.

Tra i naufraghi anche 4 bambini

“Sono stato chiamato al telefono poco dopo le 4, sono arrivato lì e mi hanno colpito le grida disumane. In particolare delle donne che avevano paura per i loro bambini”. Tra i naufraghi c’erano infatti anche cinque donne e quattro bambini, tra cui una piccola di pochi mesi. Un uomo risulta disperso: un suo amico ha detto ai soccorritori che si era gettato in acqua poco prima e non è più stato visto.

L’arrivo del sindaco di Torre Melissa

In tarda mattinata, come ha confermato lo stesso sindaco, sono stati arrestati due russi sospettati di essere gli scafisti che hanno portato la barca ad arenarsi sulle coste calabresi. Erano in un albergo della zona, “uno si stava riposando sul letto e l’altro stava facendo una doccia”, quando sono stati prelevati dai carabinieri, ha detto Murgi. I migranti sono stati trasferiti al centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto.

Una lezione di accoglienza dalla Calabria

Così, mentre l’Europa non trova un’intesa sull’accoglienza, un forte segnale arriva da un paesino calabrese che si è mobilitato per prestare i primi soccorsi ai migranti curdi. Lo racconta, ancora commosso, lo stesso primo cittadino di Melissa. “Mi hanno chiamato i proprietari del Villaggio Miramare dicendomi di correre subito, che una barca si era arenata e c’erano dieci persone, nude e bagnate sulla spiaggia. L’albergo è stato subito aperto, sono state accese le stufe”. A questo punto è scattata la solidarietà degli abitanti della zona, svegliati dalle urla dei naufraghi, che hanno portato coperte e generi di prima necessità ai migranti.

Le condizioni dei migranti e l’arrivo dei soccorsi

Il sindaco spiega: “Sulla spiaggia aumentavano e abbiamo capito che non erano solo una decina. Molti erano bloccati sulla barca capovolta perché non sapevano nuotare, c’era anche una bimba di pochi mesi. La Capitaneria di Porto ci ha comunicato che stavano arrivando ma il tempo stringeva. Allora con tre ragazzi curdi abbiamo preso un barchino che usano i bagnini d’estate. Vicino, come un segno del destino, c’era una corda, e con quella abbiamo legato il barchino e siamo andati a prendere le persone bloccate sulla barca”.

La solidarietà dei cittadini

Murgi elogia la velocità di intervento di “tutte le forze dell’ordine, che sono arrivate e ci hanno aiutato. Poi anche il 118, che ha prestato le prime cure a donne e bambini che apparivano disidratati”. Ma soprattutto il sindaco è colpito dalla solidarietà dei suoi concittadini. “Ho visto miei paesani che, nonostante il freddo pungente, si toglievano i loro giubbotti e li davano a queste persone. L’uomo è capace di umanità, altruismo, amore. Chi ha un cuore tende la mano”. Parole che suonano come un richiamo a quanti, in Italia e in Europa, non riescono a trovare una soluzione al dramma dei migranti. Il sindaco di Melissa sottolinea: “La nostra comunità ha fatto quello che qualsiasi uomo farebbe, in una simile situazione. Non dimenticherò mai le urla disumane di queste persone”.

La stoccata al vicepremier Salvini

In questo momento di accese polemiche sul tema dell’accoglienza, alcuni sottolineano il gesto della comunità di Torre Melissa, in particolare dal centrosinistra. “Grazie alle persone che si sono mobilitate. In questi giorni difficili dalla Calabria arriva un bel segnale di umanità”, scrive su Twitter il senatore Pd Ernesto Magorno. Sempre su Twitter arriva il commento di Giuseppe Civati. “Mentre Salvini prosegue nella sua indegna sceneggiata, ridicola se non fosse inquietante, nel Crotonese arrivano 51 migranti, soccorsi dal sindaco e dagli abitanti di Torre Melissa”.

(Lapresse/di Claudio Maddaloni)

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