WASHINGTON – C’è anche Ivanka Trump in corsa per succedere a Jim Yong Kim alla presidenza della Banca mondiale. Il nome della figlia di Donald Trump, attuale consigliera della Casa Bianca, circola fra i potenziali candidati insieme a quello dell’ex ambasciatrice Usa presso l’Onu Nikki Haley, nonché all’alto funzionario del Tesoro David Malpass e al presidente dell’agenzia per lo sviluppo internazionale Usaid Mark Green. A riferirlo il Financial Times, che non rivela le sue fonti.
Presidenza della Banca mondiale, la figlia del Tycoon è in lizza
Dal Tesoro, una portavoce fa sapere ad AFP che “non commenteremo su candidati potenziali”. “Il Tesoro ha ricevuto un numero importante di raccomandazioni per dei buoni candidati”, ha spiegato. “Cominciamo l’iter interno di analisi di questi candidati in vista della nomina di un candidato di nazionalità statunitense. Siamo impazienti di lavorare con i governatori (della Banca mondiale ndr.) per selezionare un nuovo dirigente”, ha aggiunto.
Jim Yong Kim, il presidente uscente della Banca mondiale
Jim Yong Kim, 59 anni, ha presieduto la Banca mondiale per sei anni. Lunedì ha annunciato le sue dimissioni a sorpresa, che saranno effettive dal 1° febbraio, per passare al fondo di investimenti Global Infrastructure Partners, specializzato nel finanziamento di infrastrutture. Tradizionalmente, secondo una regola non scritta, è un cittadino statunitense a guidare la Banca mondiale, mentre la guida del Fondo monetario internazionale (Fmi) viene affidata a un europeo. Questa suddivisione dei ruoli, però, ormai è fortemente contestata dai Paesi emergenti.
Il nome di Ivanka Trump tra i candidati
Ivanka Trump nel 2017 è stata direttamente coinvolta nel lancio di un fondo da parte della Banca mondiale per favorire la creazione di imprese da parte di donne nei Paesi in via di sviluppo. Questa iniziativa è stata battezzata ‘Women Entrepreneurs Finance Initiative’, nota con la sigla We-Fi.
Una selezione trasparente basata sul merito
I candidati alla presidenza della Banca mondiale, secondo quanto aveva annunciato l’istituzione stessa, dovranno presentare i loro dossier tra il 7 febbraio e il 14 marzo; e la nomina del nuovo dirigente avverrà prima delle riunioni di Primavera, che si terranno nella settimana dell’8 aprile. La Banca ha affermato inoltre che si impegna a garantire “un processo di selezione trasparente, aperto e basato sul merito”. Con il loro accordo, pubblicherà prima del voto la lista degli ultimi tre candidati rimasti in corsa.
(AWE/AFP)