Pd sfida Lega-M5S: cambiamo la Costituzione, mai più condoni nelle leggi ordinarie

Marco Merlini / LaPresse in foto Stefano Ceccanti

MILANO – Bloccare la possibilità di inserire condoni nelle leggi ordinarie. È il cuore della proposta di legge presentata dal Partito democratico per modificare l’articolo 79 della nostra Carta.

Politicamente è un guanto di sfida lanciato al governo, ma soprattutto al Movimento 5 Stelle, con cui il livello di scontro si è alzato oltre i livelli di guardia.

A firmarla è il costituzionalista e deputato del Pd, Stefano Ceccanti, con l’appoggio del candidato alla segreteria nazionale dem, Maurizio Martina: “Ci assumiamo la responsabilità di indicare un obiettivo preciso, evitare che il Paese continui a lavorare con strumenti distorsivi e pericolosi come i condoni“.


La proposta di legge è breve, secca ed essenziale, di un solo articolo e 3 righe

All’articolo 79 della Costituzione è aggiunto, in fine, il seguente comma: È vietata qualsiasi forma di condono tributario, edilizio o previdenziale, fatte salve le eccezioni deliberate con legge approvata con la maggioranza di cui al primo comma“.

Questo per evitare che la pratica mini “la credibilità delle istituzioni e finisca così con lo scambiare un vantaggio immediato di risorse con un indebolimento strutturale delle entrate“, sottolinea Ceccanti.

Per questa ragione occorre prevedere precisi vincoli costituzionali che proibiscano stabilmente qualsiasi forma di condono tributario, edilizio o previdenziale,tranne casi estremi per i quali si può prevedere la soglia di due terzi”, spiega il deputato del Pd, che auspica “un esame ed un’approvazione in tempi rapidi” della sua proposta. (LaPresse)

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