Caso Koulibaly, oggi la sentenza della Corte Sportiva d’Appello

Il Napoli punta a una riduzione della squalifica per spedire il difensore senegalese in campo contro la Lazio domenica sera

ROMA – Ci sarà anche Kalidou Koulibaly questo pomeriggio al cospetto della Corte Sportiva d’Appello per discutere il ricorso sulla squalifica. Alle 13.30, infatti, il forte difensore senegalese proverà ad aiutare sé stesso e il Napoli sperando in una riduzione dello stop. E lo farà spiegando quello che è stato il suo stato d’animo a fronte dei ‘buu’ del Meazza che lo hanno condizionato per tutta la partita. Gli stessi che da anni, ormai, subisce quasi sistematicamente in campi ‘ostili’.


Lo scenario possibile dopo l’audizione di Koulibaly

Dal punto di vista squisitamente tecnico sembrano esserci poche speranze. Il ricorso, infatti, è stato voluto dalla società di Aurelio De Laurentiis per dimostrare la propria vicinanza al ragazzo e per cercare di creare un precedente importante. Tuttavia l’applauso che Koulibaly ha dedicato all’arbitro a seguito di un’ammonizione (peraltro ingiusta) non dovrebbe ammettere eccezioni. Almeno a termini di regolamento. Perché i giudici dovranno ascoltarlo e provare cosa prova in quei momenti un ragazzo come tanti altri, che si è sentito sconfitto in una battaglia che dura da sempre. Parlerà Koulibaly, lo farà con gli occhi e il cuore di una persona perbene, ferita da un comportamento inammissibile. Come già, tra l’altro, confidato ai suoi compagni di squadra a margine della partita contro l’Inter.


Il precedente

Il Napoli cercherà di cancellare la squalifica. Sarebbe un gesto importante da parte della giustizia sportiva, sarebbe un caso unico perché comunque diverso da quanto accadde qualche anno fa a Muntari quando questi indossava la maglia del Pescara. Muntari abbandonò il campo e fu espulso mentre Koulibaly applaudito e quindi è stato allontanato dal campo: “La causa scatenante è però la stessa – ha detto l’avvocato Grassani cioè cori discriminatori per il colore della pelle. Le leggi vanno interpretate e applicate. Se sarà confermata la squalifica, si sarà persa un’ulteriore occasione per fare un passo avanti”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome